Calabria
Rifiuti, per d’Ippolito: “grossi interessi”
Lo afferma il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito. “L’inquinamento provocato potrebbe essere molto più vasto di quello emerso nelle inchieste giudiziarie”
CATANZARO – “Conferma tutto quanto nelle sedi parlamentari avevo segnalato sulla necessità di potenziare i controlli relativi allo smaltimento dei rifiuti, la recente inchiesta, nata a Salerno, su un illecito traffico di ecoballe che ha portato, tra l’altro, al sequestro di un capannone situato a Lamezia Terme”. Lo afferma, in una nota stampa, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, componente della Commissione Ambiente. “Ancora una volta – sostiene il parlamentare – ci troviamo di fronte ad una vicenda di grossi interessi nel ciclo dei rifiuti. Ancora una volta, peraltro, le indagini portano dritto in Calabria, dove bisogna approfondire, anche e soprattutto da parte del governo e del Parlamento, il tema della permeabilità delle aziende del settore e dei possibili collegamenti con gruppi di affari o, peggio, criminali”.
Imprese e criminalità organizzata
“Risulta sempre più chiaro, anche per le risultanze dell’operazione antimafia Mala Pianta, come nel Mezzogiorno, che ha spesso servizi pessimi e costi elevatissimi, vi siano – sottolinea d’Ippolito – legami stretti tra imprese del settore e come nella stessa area si perpetuino manovre illecite per aggirare le norme e trarre profitti, anche con la partecipazione della criminalità organizzata, con intestazioni fittizie, accordi opachi e connivenze, a danno dell’ambiente, della salute, dell’economia e del territorio. Sempre più spesso si registrano movimenti illegali di rifiuti verso il Sud, in particolare verso la Calabria.
“Questo fatto – conclude d’Ippolito – deve indurre ad aprire uno specifico filone d’inchiesta parlamentare, perché potrebbero ancora nascondersi impensabili livelli di complicità e perché l’inquinamento provocato potrebbe essere molto più vasto di quello emerso nelle inchieste giudiziarie“.



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