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Caloveto, dottore provvisorio e senza guardia medica: “popolazione esasperata”

Ionio

Caloveto, dottore provvisorio e senza guardia medica: “popolazione esasperata”

Il sindaco Umberto Mazza scrive al governatore Occhiuto: “disagi inaccettabili, la situazione è grave”. Monta la protesta dei cittadini

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CALOVETO (CS) – Continuano i disagi nel piccolo comune dell’entroterra del basso ionio cosentino, per via del medico di base ‘provvisorio’,  soprattutto tra categorie più deboli. “È però una situazione grave che perdura da troppo tempo e che il nostro paese, con una popolazione prevalentemente anziana ultra-sessantacinquenne, si trova a dover affrontare in condizioni davvero drammatiche e precarie, insostenibili ed intollerabili. È, in sostanza, quanto ribadisce il sindaco Umberto Mazza nella  lettera indirizzata oggi al Presidente della Calabria e Commissario ad Acta Roberto Occhiuto, al direttore generale dell’ASP Commissario Vincenzo La Regina e al direttore del Distretto sanitario Jonio Sud Antonio Graziano, per sottolineare l’esasperazione ormai plateale dei concittadini. Alla luce delle tensioni che si annunciano il sindaco ha scritto anche al Prefetto di Cosenza e alla Procura della Repubblica.

Alla situazione del medico di base si aggiunge quella della sospensione temporanea del servizio di guardia medica per i giorni 11, 12, 13, 15, 19, 21, 25 e 29 novembre 2021, comunicata sempre nella giornata di ieri via Pec all’Ente. A darne notizia è lo stesso primo cittadino che nella mattinata di ieri ha ricevuto in comune una nutrita delegazione di cittadini. Mazza coglie, infine, l’occasione per auspicare che anche su questa vicenda possa prevalere da parte di tutti il buon senso e l’abbassamento dei toni, senza cedere a strumentalizzazioni e ad tentativi di disinformazione che servono solo ad alimentare equivoci, allarmismo ed odio sociale. Tutte le legittime proteste – conclude il Sindaco – devono essere finalizzate ad ottenere questo risultato unitario e non possono ovviamente vedere l’amministrazione comunale controparte, perché non lo è per competenza e per un impegno noto e documentato sin dal giorno della messa in quiescenza del medico di base (gennaio 2021)”.

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