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Pensioni, sms dall’Inps: si perde l’assegno se non si invia il modello Red

Calabria

Pensioni, sms dall’Inps: si perde l’assegno se non si invia il modello Red

I casi di esonero dalla presentazione del modello RED e quelli invece in cui bisogna presentare anche il modello 730 e Redditi

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Inps messaggio pensionati modello red

COSENZA – Ogni anno l’INPS lancia una campagna Red ordinaria, con una scadenza prestabilita entro la quale bisogna inviare tale comunicazione, pena delle sanzioni molto severe per il pensionato. Ci sono, dunque, dei pensionati obbligati a presentare il modello Red e altri che invece possono anche risparmiarsi questo adempimento burocratico in quanto esonerati.

Cos’è il modello Red?

Con modello red si intende quella comunicazione obbligatoria che i pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito devono inviare all’INPS per dichiarare i redditi propri e – qualora previsto dalla normativa – anche del coniuge e degli altri componenti del nucleo rilevanti per la prestazione.

Chi è obbligato a presentarlo?

Come anticipato, ci sono delle categorie di pensionati che devono inviare obbligatoriamente il modello Red all’INPS: 

– I pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione, ma solo se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente. Esempio coloro che hanno goduto di un supplemento di pensione.

– Titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni in quanti non obbligati a presentare dichiarazione dei redditi. Per esempio il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’ IRPEF.

– Coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione. Per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale

– Titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all’Agenzia delle Entrate (modelli 730 o REDDITI PF). Per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.

Chi è invece esonerato?

Visto quanto detto in precedenza, non devono presentare all’INPS la dichiarazione reddituale i pensionati residenti in Italia beneficiari delle prestazioni collegate al reddito che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate – indipendentemente se tramite modello 730 o modello Redditi – integralmente tutti quei redditi che comunque pesano sulle prestazioni in godimento. Non è obbligato neppure colui che non possiede altri redditi oltre alla pensione a patto che nell’ultimo anno questa non abbia subito alcuna variazione.

Quali sono le pensioni collegate al reddito

Come anticipato, però, devono presentare il modello RED solamente coloro che percepiscono di una prestazione collegata al reddito. È il caso, ad esempio, di tutte quelle prestazioni a carattere assistenziale, come possono essere, ad esempio, l’assegno sociale e le pensioni per invalidi civili.

Ma la comunicazione va data anche da coloro che percepiscono benefici economici sui trattamenti pensionistici, sempre a patto che il loro riconoscimento sia subordinato all’importo dei redditi del titolare della prestazione. Ad esempio:

– integrazione al trattamento minimo della pensione;

– bonus quattordicesima;

– quattordicesima;

– maggiorazioni sociali, come ad esempio l’incremento al milione.

Il modello Red entro quando va inviato?

Ogni anno la campagna Red ha una scadenza ben definita: quella del 28 febbraio. Vale anche per il modello Red 2021, per il quale il termine ultimo per l’invio della comunicazione all’INPS da parte dei soggetti obbligati è fissato al 28 febbraio prossimo, salvo ovviamente proroghe da parte dell’INPS.

Cosa rischia chi non lo invia entro la scadenza?

La sanzione per chi non presenta il modello Red pur essendone obbligato equivale alla sospensione delle prestazioni collegate al reddito per un totale di 60 giorni. Se il pensionato non ottempera nemmeno al termine di questo periodo all’obbligo di invio del modello Red, le prestazioni collegate al reddito saranno revocate in via definitiva. Coloro che non inviano la dichiarazione riceveranno comunque una lettera di sollecito da parte dell’INPS.

Come inviare il modello Red per la pensione

Ci sono diverse soluzioni per l’invio del modello, ossia:

– Servizio dedicato sul sito INPS;
– Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 da rete mobile;
– CAF e altri soggetti abilitati convenzionati con l’INPS;
– Strutture territoriali INPS.

Tuttavia, nel caso delle dichiarazioni Red rese dagli utenti che non hanno percepito altri redditi rilevanti oltre alla pensione per l’anno reddito 2020 e che hanno dichiarato l’assenza di redditi anche per entrambi i due anni precedenti, queste sono escluse dal servizio affidato a titolo oneroso ai CAF e ai soggetti abilitati all’assistenza fiscale.

Per questi, la dichiarazione dovrà essere presentata direttamente all’INPS attraverso le seguenti modalità:

– servizio online “RED semplificatoâ€, accessibile con le proprie credenziali;
– avvalendosi del Contact center;
– strutture territoriali INPS.

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