Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Scuola per operatori di pace in città: si tratta con il Comune

Archivio Storico News

Scuola per operatori di pace in città: si tratta con il Comune

Pubblicato

il

3141234944bf1702a9ca6a6ef0591006

COSENZA – Figli di un Dio minore. Ancora una volta la Calabria e Cosenza in particolare mostra l’immagine peggiore di sè.

Ma tranquilli, la colpa non è degli altri, ma semmai di chi ha un ruolo di una certa rilevanza politica in questa città. Se il sud non emerge, permettemi di dirlo da cronista e da meridionale, non è sempre colpa del Nord o degli altri ma spesso di noi stessi e di quella maldetta abitudine di autoreferenzialità ma senza costrutto e significato. Speriamo vivamente come quicosenza, come cosentini e come calabresi di essere smentiti. Al più presto. Il fatto più clamoroso per certificare quest’identikit è rappresentato da un probabile rifiuto ad un’occasione storica per la città di Cosenza, proiettandola nel panorama internazionale. Allora la storia è questa. Monica Capizzano, cosentina doc, è il direttore generale dell’Unieui, scuola professionale di formazione di operatori di pace e sicurezza che ha tra i suoi partners il Poti (Peace Operations Training Institute), l’Onu, l’Ocse e altri colossi diplomatici internazionali La diplomatica, volendo fare qualcosa per la sua terra, ha deciso di anticipare la sua scesa in Calabria prima delle festività natalizie per proporre all’amministrazione comunale l’istituzione di una sede distaccata dell’Unieui a Cosenza. La proposta, bellissima e ricca di grande impatto internazionale, però, pare non abbia, almeno per il momento, trovato gradimento da parte dei vertici comunali che, alle sollecitazioni della diplomatica, hanno risposto picche, adducendo come motivazioni giustificativa del rifiuto, il fatto di non avere soldi. Dicendo fra l’altro che le associazioni, tante, operanti in città, bussano a soldi nelle casse comunali, al momento asfittiche. Ora pur rispettando la dignità e il lavoro svolto dalle associazioni, vorremmo sottolineare che l’Unieui non è una realtà associativa territoriale, è qualcosa di molto più importante, e che se anche considerando che la sede centrale è a Vicenza, con sedi distaccate in tutto il mondo e con unica sede italiana a Roma. Nonchè a San Marino, fuori dai confini nazionali, l’eventuale apertura di una sede della scuola alle nostre latitudini e longitudini avrebbe un grosso significato, anche in termini non solo di visibilità per la città ma anche per quanto concerne l’eventuale organizzazioni di incontri, convegni, riunioni, dibattiti e altro in temi di sicurezza internazionale. Ora Monica Capizzano spera in un’eventuale riapertura del progetto “trattando” diplomaticamente con il sindaco Mario Occhiuto. Qualora anche il primo cittadino, dovesse bocciare l’idea progettuale, Monica Capizzano, abilitata dagli stessi vertici della prima scuola Universitaria in Europa per Operatori di Pace e Sicurezza ad avere carta bianca nel portare a termine l’operazione, dirotterà la proposta a Bari, Reggio Calabria o Salerno. Speriamo che questo non accada. L’amministrazione comunale di Cosenza ha nella sua lista di beni immobili, tanti caseggiati ed altrettanti palazzi chiusi o “divorati” dal degrado. Non sarebbe eventualmente il caso di impiegarli meglio per ospitare una sede della scuola. L’istituzione in città di una sede distaccata della prima scuola Universitaria in Europa per Operatori di Pace e Sicurezza, significherebbe che Cosenza non solo entrerebbe di diritto nella mappa delle sedi dove l’Unieui ha intenzione di aprire nuove sedi, ma anche darebbe ai laureati e laurenadi in Scienze politiche, con indirizzo internazionale, dell’Unical la possibilità di lavorare in sede, senza dover “emigrare” cervelli e aspirazioni personali.

 

IL PROFILO – Monica Capizzano, cosentina doc, laureata in Scienze Politiche, con indirizzo internazionale, all’Università della Calabria, con il voto finale di 108, è direttore generale dell’Unieui. Il direttore generale dell’Unieui, salito recentemente agli onori della cronaca, per via di quel suo incarico internazionale di trattare con l’India, per la vicenda dei marò, dopo aver conseguito la laurea, s’è trasferita in America, dove s’è specializzata in crimologia, abilitata alle funzioni di criminal profiling e studio comportamentale del si (soggetti ignoti). Parallelamente a questo, Monica Capizzano, è iscritta al quarto anno di Giurisprudenza a Napoli. Ora come dicevamo tratta con il governo indiano per la liberazione dei marò. La trattativa è difficile, ma si spera di risolvere al più presto la vicenda.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA