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Litiga col genero e lo uccide. L’omicidio preceduto da un tentato agguato

Calabria

Litiga col genero e lo uccide. L’omicidio preceduto da un tentato agguato

All’origine del delitto a Verzino dissidi per presunti maltrattamenti in famiglia. Ferito gravemente anche il figlio della vittima

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omicidio nel crotonese

VERZINO (KR) – Potrebbe essere stato preceduto da un tentativo di agguato l’omicidio di Luigi Greco, il boscaiolo ucciso a Verzino nella Presila crotonese. E’ quanto emerge dalle prime indagini dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e del Nucleo investigativo di Crotone che hanno condotto in caserma Vito Avenoso, 64 anni suocero della vittima. Sarebbe stato lui a sparare nell’appartamento della vittima. Un omicidio che, dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri, sarebbe stato preceduto, alle prime ore del mattino, da un tentativo di agguato avvenuto nelle campagne tra Caccuri e Cerenzia (comuni del crotonese confinanti con Verzino) dove la vittima si era recata a raccogliere della legna.

Greco, che dalle indagini risulta noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso da colpi di fucile caricato a pallettoni ed è morto sulla veranda dell’appartamento. Sulla porta di casa è stato ferito anche il figlio Francesco 18 anni, mentre un altro figlio dell’ucciso è riuscito a mettersi in salvo. Il fucile da caccia utilizzato per compiere l’omicidio è stato trovato nell’abitazione della vittima. Tra la vittima e il suocero, secondo quanto emerso dalle prime risultanze investigative condotte con il coordinamento del sostituto procuratore, Pasquale Festa, c’erano stati pregressi dissidi familiari scaturiti anche in una vicenda giudiziaria per presunti maltrattamenti in famiglia che la vittima avrebbe esercitato nei confronti della moglie, figlia di Avenoso. Greco è stato raggiunto dai colpi di fucile al torace, mentre il figlio alla testa.

Dramma nel dramma, rissa tra parenti

Teatro di questo fatto di sangue, una edificio di via Lenin dove vivevano sia la vittima, al piano terra, sia il presunto assassino, al primo piano. Il diciottenne subito soccorso, è stato trasportato direttamente in elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro. Le sue condizioni sono giudicate gravi. Sono stati momenti di autentico terrore quelli vissuti, poco prima di mezzogiorno, nell’immediata periferia del piccolo comune della Presila Crotonese, in contrada Tinella. Appena si è diffusa la notizia dell’omicidio, infatti, dalla vicina Umbriatico, luogo di origine della vittima, sono arrivati i parenti del quarantatreenne che in preda alla rabbia per l’accaduto si sono scagliati contro i congiunti del presunto sparatore. Si sarebbe anche arrivati alle mani e le forze dell’ordine hanno dovuto faticare non poco per riuscire a calmare gli animi ed evitare che la situazione degenerasse.

Tra i primi ad accorrere sul posto, c’era anche il sindaco di Verzino Giuseppe Cozza che assieme ai carabinieri ha cercato di fronteggiare le violente reazioni delle famiglie. “E’ una tragedia – ha detto il primo cittadino visibilmente sconvolto – che ha scosso tutta la comunità non abituata ad eventi del genere. Non ci sono parole. La vicenda coinvolge famiglie normali dedite al lavoro di boscaiolo: non era pensabile una cosa del genere”.

Avenoso è stato portato in caserma per accertamenti ma al momento contro di lui non è stato adottato alcun provvedimento.

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