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Muore a 17 anni, dopo il ricovero per febbre e mal di gola. I genitori: “vogliamo la verità”

Italia

Muore a 17 anni, dopo il ricovero per febbre e mal di gola. I genitori: “vogliamo la verità”

In poco tempo le sue condizioni sono peggiorate in maniera irreversibile. Escluso dalle cause della morte il Covid 19. La giovane era di origini calabresi

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Maria Elia Perugia

PERUGIA – Maria aveva qualche linea di febbre e un po’ di mal di gola. Sabato mattina ha cominciato a respirare con fatica. I suoi genitori l’hanno accompagnata al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. È stata ricoverata e 36 ore dopo è mortaMaria Elia, che viveva a Balanzano con la sua famiglia, aveva 17 anni ed era di origine calabrese, nessuna patologia pregressa, stava bene. Nell’arco di poche ore, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente e in maniera irreversibile. Tanto da finire in terapia intensiva in poco tempo. Ma i tentativi non sono riusciti a scongiurarne la morte. Escluso il Covid come causa per il decesso considerando che il tampone a cui era stata sottoposta al triage del pronto soccorso era negativo. La giovane è spirata per cause che la Procura della Repubblica di Perugia vuole chiarire. E per questo, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti supportata della denuncia sporta dalla famiglia ai carabinieri di Marsciano.

La famiglia: “se usciranno responsabili chiediamo giustizia”

La famiglia e gli amici di Maria, adesso, vogliono far chiarezza e ottenere delle risposte sulle cause che hanno portato alla morte della giovane perugina, di origini calabresi, che a distanza di un’ora dal suo arrivo in ospedale è stata sedata ed intubata.  La famiglia sottolinea che non accusa nessuno, ma vuole sapere cosa abbia provocato la morte della figlia: “Vogliamo sapere la verità e, se questa porterà alla luce responsabilità da parte di qualcuno, chiediamo giustizia”. I familiari della ragazza si sono affidati agli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, nominando come perito per l’autopsia l’anatomopatologo bolognese Carmine Gallo”.

L’ospedale: “è stato effettuato tutto l’iter”

La Direzione dell’Azienda Ospedaliera del Santa Maria della Misericordia, in attesa della conferma delle cause del decesso a seguito di esame autoptico, ha verificato l’iter diagnostico terapeutico intrapreso dai sanitari”. Lo ha comunicato l’ufficio stampa del nosocomio perugino. ““Dalle prime verifiche risulta – secondo l’ospedale che è stato effettuato tutto l’iter – che la giovane paziente, dopo essere stata tempestivamente sottoposta in pronto soccorso ai necessari accertamenti diagnostici e alle cure del caso, presentava condizioni che necessitavano dell’immediato ricovero nel reparto di Terapia Intensiva.  Nonostante le cure intensive garantite dai sanitari, il successivo decorso clinico è stato così repentino da condurla al decesso in meno di 48 ore“. La Direzione ospedaliera, anche a nome di tutti i professionisti, ha espresso le più sentite condoglianze alla famiglia.

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