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Long Covid, Fadoi: colpisce il 15% dei guariti, stanchezza cronica nel 79,2%

Italia

Long Covid, Fadoi: colpisce il 15% dei guariti, stanchezza cronica nel 79,2%

Secondo la Federazione degli internisti ospedalieri inoltre, servirà un anno per recuperare ricoveri e prestazioni negli ospedali. Sugli effetti del long Covid reparti di medicina interna, per non lasciare soli i pazienti che accusano complicanze anche a distanza di mesi dalla guarigione

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ROMA – Ci vorrà almeno un anno per recuperare ricoveri e prestazioni negli ospedali, ‘persi’ a causa della quarta ondata pandemica. E’ quanto emerge dalla survey lanciata dalla Federazione degli internisti ospedalieri – Fadoi – condotta su 19 regioni, e che stima in almeno 12 mesi il tempo necessario per tornare all’attività ordinaria nelle corsie degli ospedali.

La riduzione dei ricoveri programmati, sia pure senza arrivare ai livelli di quasi blackout delle prime ondate, ha comunque imposto una riduzione dei ricoveri che nel 37,5% dei casi è stata contenuta tra il 10 e il 20% di quelli programmati, ma che nel 12,5% degli ospedali è stata tra il 20 e il 50%, mentre nel 16,7% dei casi il blocco è stato totale.

Peggio è andata per le prestazioni programmate, come analisi, accertamenti diagnostici e visite specialistiche. In questo caso nel 29,2% delle strutture la riduzione è stata tra il 20 e il 50%, oltre il 50% nell’8,3% degli ospedali, mentre nel 16,7% dei casi sono state sospese tutte le prestazioni programmate. Analoga la percentuale di chi, all’opposto, non ha subito alcun rallentamento delle attività.

Una macchina che stenta ancora a ripartire

Nel 45,8% dei casi la ripresa dell’attività di ricovero ordinaria è al momento tra il 60 e il 90%, nell’8,3% delle strutture non è affatto ripresa, mentre nell’8,4% dei casi l’attività di ricovero è ripresa in media sotto al 50% di quella ipotizzata. Più o meno simile la situazione riguardo la ripresa delle prestazioni programmate, che nel 62,5% dei casi è tra il 60 e il 90%, anche se persiste un 8,3% di strutture ancora in fermo totale. E’ del 25% la quota di chi ha invece ripreso al 100%.

Long Covid, da cuore a ‘nebbia cerebrale’

Oltre al dato sugli ospedali Fadoi analizza anche il dato dei pazienti affetti da long Covid, che secondo la Federazione è da continuare a seguire. Strascichi anche importanti che in media interessano intorno al 15% dei guariti, con il 41,7% delle strutture ospedaliere che indica una percentuale tra il 5 e il 10% di long Covid, che sale però tra il 10 e il 20% nel 33,3% dei nosocomi, tra il 20 e il 30% dei guariti nell’8,3% degli ospedali, mentre soltanto il 16,7% delle strutture ha rilevato meno di un 5% di long Covid.

Il dato vede disturbi prevalenti sono: stanchezza cronica, accusata dal 79,2% dei guariti, difficoltà respiratorie ( 62,5%), ‘nebbia cerebrale‘ ( 20,8%), mentre il 16,7% ha accusato problemi neurologici e una stessa percentuale cardiaci. Ben l’87,5% degli ospedali ha comunque attivato servizi dedicati ai pazienti long Covid, nella maggior parte dei casi ambulatori dedicati, con possibilità di eseguire follow up. “Dati – afferma il presidente Fadoi Dario Manfellotto – che testimoniano lo sforzo compiuto dagli ospedali e in particolare dai reparti di medicina interna, per non lasciare soli i tanti pazienti che accusano complicanze anche a distanza di mesi dalla guarigione”.

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