Italia
“La partita con papà”, l’iniziativa per 100mila bambini figli di detenuti
Nell’ambito dell’annuale campagna “Carceri aperte” si scende in campo dal primo giugno per disputare “la partita con papà” negli istituti penitenziari italiani
ROMA – Dal 1° giugno 2022, negli istituti penitenziari italiani, si disputa “La Partita con papà”, atteso incontro tra papà detenuti e i loro figli, all’interno dell’annuale campagna Carceri aperte, che può far accedere negli istituti le famiglie, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia. Si tratta di un’iniziativa organizzata da Bambinisenzasbarre in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e che si inscrive nella Campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna” del network COPE (Children Of Prisoners Europe).
La Campagna vuole sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e ha l’obiettivo di portare in primo piano il tema dei pregiudizi di cui spesso sono vittime i 100 mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa) che hanno il papà o la mamma in carcere e sono emarginati. Questi bambini vivono in silenzio il loro segreto del papà recluso per non essere stigmatizzati ed esclusi.
Bambinisenzasbarre ha lanciato La partita con papà nel 2015. L’iniziativa è partita con l’adesione di 12 istituti, 500 bambini e 250 papà detenuti e si è tenuta tutti gli anni fino al 2019, quando sono state giocate 68 partite in altrettante carceri e città, da Belluno a Palermo, coinvolgendo gli agenti della polizia penitenziaria, gli educatori, 3150 bambini e 1700 genitori detenuti L’Associazione difende i diritti dei bambini ed è impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile. Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale con il Sistema Spazio Giallo. Opera direttamente in Lombardia (Milano, Voghera, Vigevano, Pavia e Bergamo), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in rete a Brescia, Varese e Lodi e in Piemonte, Marche, Puglia e Sicilia.



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