“Munnizza Social Club”, a Cosenza storie ‘differenziate’ per una corretta gestione dei rifiuti

COSENZA – In occasione dell’evento Storie Differenziate, un gruppo di associazioni e liberi cittadini si sono dati appuntamento venerdì davanti alla fontana di Giuno per un pomeriggio di discussione e confronto sui temi della gestione dei rifiuti e della cosiddetta economia circolare, tanto auspicata e promossa dalle direttive europee, ma così poco assorbita ed applicata nella nostra regione.

L’evento ha inteso dare un’indicazione generale e di prosperità su quello che dovrebbe essere il corretto ciclo dei rifiuti. Al dibattito erano presenti  Ferdinando Laghi, vicepresidente ISDE Italia medici per l’ambiente e consigliere regionale. Liliana Zangaro – presidente della commissione ambiente del comune di Corigliano Rossano.  Nel corso del pomeriggio spazio dedicato ad altre buone pratiche, come quelle dei comuni di Rota Greca e di San Martino di Finita nei quali ha preso vita il progetto della compostiera di comunità.

Dopo una performance a cura de La terra di Piero – fra i firmatari del documento – l’evento si è concluso con il racconto di due realtà del terzo settore cittadino, la cooperativa sociale R-Accogliere e l’associazione Verde Binario; la prima, operativa da oltre un decennio nell’ambito della salvaguardia ambientale, lavorando per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di fragilità. La seconda dal lontano 2002, è da sempre impegnata nel ripristino e riuso del materiale hardware, elettrico ed elettronico obsoleto, dismesso e da rottamare che – attraverso la pratica del trashware – da rifiuto diventa una risorsa a disposizione di altri.

La proposta presentata al Comune

La gestione del servizio di raccolta differenziata da parte dell’ente appaltatore è sembrata in questi anni deficitaria, lasciando spesso interi quartieri in uno stato di abbandono. Molti servizi di raccolta di specifiche frazioni, seppure previsti, non sono stati erogati in maniera continua ed efficace, rendendo l’interazione tra cittadino ed appaltatore difficile ed improduttiva e lasciando le richieste del cittadino spesso inevase.

L’ente pubblico è apparso assente ed incapace di svolgere la sua funzione di controllo sull’esecuzione del servizio e garante della tutela del bene comune. In questo contesto, il cittadino virtuoso ha vissuto e vive, una situazione di sfiducia verso il sistema, mentre il cittadino poco rispettoso del vivere comune ha trovato spazio per reiterare comportamenti errati e dannosi per l’intera collettività, andando con gli stessi ad incidere negativamente anche sulle percentuali di raccolta differenziata.

La questione ambientale e quella sociale sono fortemente correlate. Le forme di degrado sociale spesso si intrecciano con quelle del degrado ambientale. In alcuni quartieri delle città, dunque, non si possono realizzare servizi di raccolta e gestione dei rifiuti senza considerare, oltre agli aspetti tecnico organizzativi, anche quelli che hanno a che fare con la rigenerazione urbana e con il coinvolgimento degli abitanti di questi quartieri, con l’obiettivo di migliorare la loro generale qualità di vita. Appare quindi necessario, per una corretta esecuzione dell’appalto e per una reale transizione verso l’economia circolare, così come previsto dalle linee guida dell’Unione Europea che puntano al Green Deal, il cui obiettivo è trasformare l’Europa nel primo continente ad impatto neutro entro il 2050, coinvolgere i territori della città di Cosenza a partire dal piano di formazione e comunicazione.