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Mare pulito: “tolleranza zero”, nuova ordinanza di Occhiuto sulla depurazione

Calabria

Mare pulito: “tolleranza zero”, nuova ordinanza di Occhiuto sulla depurazione

Una nuova ordinanza che riguarda le attività di autospurgo, le strutture ricettive e gli stabilimenti balneari e anche i Comuni costieri

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Roberto Occhiuto tolleranza zero mare 01

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ha chiamato a raccolta la stampa questa mattina nella cittadella regionale, al decimo piano, per illustrare le nuove disposizioni in materia di depurazione. Un’ordinanza che riguarda lidi, alberghi e hotel e attività di autospurgo. Tra le misure previste nell’ordinanza, ha spiegato lui stesso in un video pubblicato sui social, quella per gli autospurgo: prima di svolgere qualsiasi intervento sono tenuti a mandare una Pec al Comune di competenza e all’Arpacal, la quale dovrà controllare e vigilare sulle loro attività. Ciò è molto importante – ha sottolineato il governatore – perché altrimenti tutto quello che stiamo facendo sui depuratori e sugli impianti di sollevamento, rendendoli finalmente efficienti, rischia di produrre risultati inferiori rispetto a quanto ci attendiamo.

Ordinanza per lidi, alberghi e strutture ricettive

Per quanto riguarda lidi, alberghi e strutture ricettive, “nella mia ordinanza – che come sempre ho inviato alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alle Capitanerie di Porto, alle Procure – si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano dei controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e inviino gli esiti di questi controlli all’Arpacal. Stessa cosa dovranno fare le strutture ricettive e alberghiere che dovranno controllare i loro smaltimenti e comunicarli – sempre via Pec – al Comune di riferimento e all’Arpacal. Infine i Comuni dei litorali costieri dovranno effettuare controlli a campione sulle zone non collettate e sulle strutture turistiche, e inviare, sempre tali controlli, all’Arpacal. . “L’ho detto e lo ripeto – sottolinea il governatore della regione – per salvaguardare il mare pulito e la salute dei calabresi tolleranza zero”.

Controlli a tappeto su tutto il ciclo della depurazione

Stiamo lavorando alla depurazione da novembre – ha aggiunto Occhiuto –  Abbiamo smaltito un migliaio di tonnellate di fanghi che ora non finiscono più a mare. Tutto ciò non bastava, e quindi siamo intervenuti sugli impianti di sollevamento, grazie al contributo di molti sindaci che si sono messi a lavorare sulla depurazione. È un tema che risolveremo entro due o tre anni, perché la Calabria ha molte abitazioni e molte attività economiche che non sono collettate, ma stiamo avendo già dei buoni risultati. Non basta. Bisogna aumentare i controlli sui lidi, sulle strutture ricettive, sui Comuni, affinché esercitino anche loro attività di monitoraggio in quelle zone non a norma. Per cui oggi ho firmato una nuova ordinanza – che come sempre ho inviato alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alle Capitanerie di Porto, alle Procure – con cui si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano dei controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e inviino gli esiti di questi controlli all’Arpacal. Stessa cosa dovranno fare le strutture ricettive e alberghiere. Nell’ordinanza si dispone, inoltre, che i Comuni dei litorali costieri di tutta la Regione facciano dei controlli a campione sulle aree non collettate e sulle strutture turistiche, e inviino sempre tali controlli all’Arpacal.

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Soddisfatto del lavoro fatto. I risultati iniziano e vedersi

“Sono molto soddisfatto del lavoro che è stato svolto finora, e mi pare che in molte realtà della Regione dove c’è stato storicamente un problema legato all’inquinamento, il mare oggi sia invece cristallino. Ma, ripeto, non basta. È un problema che ha bisogno di interventi strutturali. La mia ambizione è, inoltre, quella di passare al soggetto unico per la gestione degli impianti di depurazione e di fare interventi sul sistema di collettamento, anche perché la Calabria è una delle Regioni che ha più procedure di infrazione su questo aspetto. L’ordinanza di oggi, che probabilmente è impopolare, è anche necessaria per fare in modo che la cultura della depurazione che non c’è mai stata in Calabria si affermi sempre più, perché il mare è una risorsa di sviluppo economico per la nostra Regione”, ha concluso il presidente Occhiuto.

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