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Sanità, Occhiuto: “i primi 33 medici cubani arriveranno a settembre”

Calabria

Sanità, Occhiuto: “i primi 33 medici cubani arriveranno a settembre”

“Avevo due strade davanti: chiudere reparti e ospedali per carenza di personale, o trovare una soluzione emergenziale per garantire il diritto di cura ai calabresi”

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CATANZARO – “Ho chiesto al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, di organizzare per i prossimi giorni un incontro con i presidenti degli ordini provinciali calabresi dei medici e con i rappresentanti degli specializzandi”. Lo afferma Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria che si dice “pronto al dialogo e al confronto”.

“Sarà positivo avere uno scambio di idee ed opinioni con questi importanti esponenti dei camici bianchi. A loro racconterò come è nato l’Accordo con i medici cubani, e ovviamente sarò pronto a ricevere proposte e consigli. Come detto in più occasioni, – continua il governatore – l’intesa sottoscritta la scorsa settimana con il Paese caraibico non è in alcun modo un’iniziativa contro i medici italiani o calabresi. Sbaglia chi strumentalmente mette in competizione o in contrapposizione gli operatori sanitari cubani con i nostri connazionali”.

“I concorsi in Calabria andranno avanti nei prossimi mesi, – prosegue Occhiuto –  ed anzi stiamo lavorando a nuove regole che permetteranno di costruire bandi più attrattivi per i nostri giovani e per chi opera fuori dalla Regione. Ma nel frattempo dobbiamo affrontare il presente, e per farlo non potevo restare con le mani in mano. I concorsi e gli avvisi andati deserti in questi ultimi mesi mi hanno imposto una presa di posizione”.

Avevo due strade davanti: chiudere reparti e ospedali per carenza di personale, o trovare una soluzione emergenziale per garantire il diritto di cura ai calabresi. Ho scelto la seconda strada, ed ho deciso nell’esclusivo interesse della nostra comunità e dei nostri territori. Ribadisco un concetto semplice, ma rivoluzionario nella sua chiarezza e linearità: una sola vita salvata per un medico in più in un ospedale vale più di mille polemiche.

I medici cubani – i primi 33 arriveranno a settembre – ci aiuteranno per sopperire alle carenze del nostro sistema sanitario, lavoreranno fintanto che le piante organiche dei nostri reparti e dei nostri ospedali lo renderanno necessario, e non ruberanno alcun posto ai medici calabresi e italiani. Allo stesso tempo il loro supporto non rallenterà la nostra azione per assumere camici bianchi a tempo indeterminato, per aprire nuovi ospedali, per sfruttare al massimo le possibilità che avremo con il Pnrr, per riformare e ricostruire – conclude Occhiuto – una sanità a misura di cittadino”.

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