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L’ambientalista Sebastian Colnaghi sulle tracce della vipera del sud

Calabria

L’ambientalista Sebastian Colnaghi sulle tracce della vipera del sud

Ha incontrato e fotografato la “Vipera aspis hugyi” presente in Calabria, in Sicilia e nel sud Italia e spiega l’importanza ambientale di questa incredibile specie essenziale per l’ecosistema come tutta la fauna autoctona

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Vipera aspis hugyi 01

COSENZA – Sebastian Colnaghi, siracusano di 21 anni, è conosciuto in Sicilia per il suo impegno a difesa dell’ambiente e nell’ambito della sua attività di osservazione dei serpenti, animali troppo poco conosciuti e di conseguenza mal considerati, spesso indicatori di buona qualità ambientale, durante l’ultima spedizione nel parco dell’Etna ha avuto “la fortuna di osservare l’unica specie di vipera presente in Sicilia, Calabria e nell’Italia meridionale“. Si tratta della Vipera aspis hugyi (il suo nome scientifico), descritta nel 1833 da Schinz da un esemplare dell’Etna.

Vipera aspis hugyi 02

“Una specie straordinaria – prosegue Colnaghi – la vipera come tutti gli esseri viventi gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio ambientale, e cibandosi di piccoli roditori dannosi per l’agricoltura. Si tratta di una specie protetta dalla convenzione di Berna, che ne vieta l’uccisione”.

“Al pari delle altre vipere italiane – conclude Sebastian Colnaghi – si tratta di un serpente timido ed elusivo che morde solo se messo alle strette e se si sente minacciato. Nel caso di un incontro ravvicinato in mezzo ad un sentiero, vicino ad un rifugio o in altre situazioni è opportuno mantenere la calma e allontanarsi tranquillamente. Un suo morso, benché il veleno non sia considerato mortale per l’uomo, può provocare complicazioni di rilevanza medica e richiede comunque un intervento sanitario. In generale, se si viene morsi da una vipera, la condotta da adottare è semplicemente quella di mantenere la calma e chiamare i soccorsi il prima possibile. Non bisogna prendere nessun altro tipo di iniziative e non bisogna assumere farmaci o usare prodotti chimici senza l’indicazione del medico soccorritore”.

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