Calabria
Trenitalia: sciopero di 24 ore del personale in Calabria, possibili disagi
Lo sciopero è stato indetto dalle ore 21 del 7 novembre e fino alla stessa ora di martedì 8 novembre dai sindacati Filt, Fit, Ugl e Orsa
REGGIO CALABRIA – Le segreterie regionali della Calabria dei sindacati Filt, Fit, Ugl e Orsa hanno proclamato uno sciopero di 24 ore del personale delle Direzione Business Intercity, AV e Regionale di Trenitalia della regione Calabria, dalle ore 21 di domani, lunedì 7 novembre alle ore 21 di martedì 8 novembre. A causa dello sciopero potrebbero verificarsi possibili disagi.
Circoleranno regolarmente le Frecce e i treni a lunga percorrenza mentre per i treni Regionali, in Calabria e nelle regioni limitrofe, potranno verificarsi cancellazioni o variazioni. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.
I motivi della protesta e sit in a Reggio
Le segreterie regionali FILT CGIL, FIT CISL, UIL UILT, UGL, FAST ed Or.S.A., hanno proclamato un sit in di protesta pacifica, previsto per la data del 08.11.2022 dalle ore 10.00, presso il piazzale antistante la stazione di Reggio Calabria Centrale. Il sit in, al quale sono invitati tutti i cittadini, sarà partecipato dai ferrovieri durante l’azione di protesta sindacale di 24 h, che comporterà come inevitabile conseguenza lo stop dei treni ad alta velocità, gli intercity, nonché quelli operanti nell’ambito del trasporto regionale, in piena coerenza alle normative vigenti. Il sit in indetto unitariamente dai sindacati di categoria, vuole porre all’attenzione di Trenitalia S.p.A. e delle istituzioni competenti, una situazione non più sostenibile dettata dal graduale abbandono del territorio calabrese, assoggettato negli anni ad una politica di spoliazione, mediante la destrutturazione aziendale ed il taglio di numerosi servizi al quale si è assistito soltanto nell’ultimo decennio, con un prodotto notte fortemente razionalizzato e treni regionali assoggettati a continue soppressioni e variazioni di orario ele cui frequenze non risultano essere soddisfacenti, al cospetto della reale domanda. Le sigle sindacali denunciano inoltre la violazione di alcuni istituti contrattuali in tema di orario di lavoro, e di molti dei diritti primari spettanti al personale addetto ai treni, nonché agli impianti fissi.
Si vuole inoltre porre un importante riflettore sulla distanza mostrata dalla dirigenza aziendale rispetto alle problematiche sottoposte più volte alla loro attenzione, che ha comportato come diretta conseguenza l’attuale stato di abbandono delle strutture calabresi di Trenitalia, ed all’assenza di una politica di rilancio dei livelli occupazionali, nonostante l’effettivo fabbisogno di agenti ai treni e non solo. Le organizzazioni sindacali rivendicano inoltre l’internalizzazione di molte attività che oggi hanno seguito una politica scellerata di esternalizzazione, comportando in tal modo il restringimento del perimetro aziendale oltre che possibili fenomeni di dumping contrattuale. Al centro della protesta pacifica è inoltre la sicurezza negli ambienti di lavoro, ed a quella legata all’incolumità fisica del personale assoggettato sempre più a fenomeni di aggressione.
Il sit in di domani, sarà necessario per far comprendere in modo definitivo a tutti gli attori del processo aziendale, la necessità di dover ridare la giusta centralità ed importanza al settore ferroviario calabrese, essendo lo stesso territorio proiettato all’isolamento. Il tutto secondo i principi legati al diritto alla mobilità, la cui valenza sarà fondamentale per eliminare il gap esistente con le aree del Paese più evolute sia dal punto di vista infrastrutturale che dei servizi. “Attendiamo risposte urgenti da parte di Trenitalia, mediante la messa in opera di un immediato piano di assunzioni di personale ai treni, ed in tutte le strutture che oggi ne rappresentano l’effettiva necessità. L’aumento delle frequenze legate al trasporto regionale, il rilancio del settore della manutenzione calabrese, ed un piano lungimirante che possa portare all’impresa ferroviaria alla formazione della futura classe dirigente calabrese, assente sul territorio da ormai troppo tempo”. Durante il dibattito che verrà generato nel corso del sit in, verranno sviscerate scrupolosamente tutte le questioni che dovranno giungere come messaggio di richiesta compatta da parte delle OO.SS., alla società del Gruppo FSI, ed a quella parte di politica che dovrà saper riflettere sul significato della protesta affrontando il tema del rilancio con azioni che possano andare altre le oratorie, e che quindi dovranno essere concrete.



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