Provincia
Alta Velocità: «gravi erosioni sul tirreno cosentino, vigilare su fondi PNRR»
«Il maltempo colpisce frequentemente la zona di San Lucido, vigilare sulle risorse assegnate», scrive Giuseppe Lo Feudo cell’associazione SIPOTRA
COSENZA – “Le cronache raccontano purtroppo ancora in questi giorni dei gravi danni subiti dal territorio calabrese a causa delle recenti piogge torrenziali. Analogo ricorrente resoconto è quello delle mareggiate impetuose che sempre più di frequente flagellano la costa tirrenica cosentina con danni diffusi e, fra l’altro, con gravi erosioni in corrispondenza della linea ferroviaria nazionale. Questa volta il danno è emerso in zona San Lucido. Prontissimi gli interventi per metterci una pezza, e gravissimi ritardi nella circolazione dei treni e quindi nei collegamenti ferroviari Nord – Sud”. Così scrive in una nota Giuseppe Lo Feudo Socio SIPOTRA (Società Italiana di Politica dei Trasporti).
Questa volta paradossalmente il danno colpisce proprio il territorio dove più che in altri si è di recente sviluppata la polemica più aspra e l’attacco più duro contro la realizzazione della nuova linea ad alta velocità ferroviaria Salerno – Reggio C. ed alla costruzione della nuova doppia galleria ferroviaria fra Montalto e San Lucido. Ovviamente senza speculare sulla fortuita e negativa coincidenza, probabilmente diventa invece legittimo sperare che la realtà porti ad un rapido ripensamento sulle posizioni critiche assunte, proprio in ragione della inconfutabile prova dei fatti e della gravità della attuale situazione.
In particolare rivedendo le fragili e campanilistiche contestazioni al nuovo tracciato proposto da RFI e finalmente finanziato all’epoca di Paola De Micheli Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Infatti la precarietà strutturale del tratto di linea ferroviaria insistente sulla costa tirrenica cosentino è assoluta. La linea ogni anno subisce erosioni marine e la probabilità di un evento importante che ne determini una lunga interruzione è assai alta. Un evento simile dividerebbe in due l’italia per mesi con danni incalcolabili sotto ogni profilo.Una nuova e affidabile linea ferroviaria, che pur necessita, non può che essere quella ipotizzata da RFI e finanziata per i primi lotti, e che prevede un accentramento della stessa da Praia attraverso la valle del Crati così facilitando e di molto l’accessibilità alla rete nazionale veloce della popolosa fascia ionica.
La fantasiosa alternativa di una linea pedemontana tirrenica sarebbe assurda sotto ogni profilo atteso che, a parte i costi rilevanti, dovrebbe insistere in grandissima parte in galleria , escludendo paradossalmente proprio quei luoghi dove inopinatamente qualcuno sta fomentando le paradossali proteste. Quindi l’auspicio: basta con inutili, pretestuose e immotivate proteste di campanile. Finalmente con i fondi PNRR e con quelli del Fondo Complementare è stata finanziata una linea Ferroviari AV che rende giustizia alla Calabria proprio della passata assurda realizzazione sulla costa della linea attuale, chiaramente frutto della allora considerazione della Calabria come mera e insignificante terra di passaggio. Protestare e vigilare quindi è legittimo e auspicabile, ma facciamolo tutti insieme per verificare e controllare acche’ le risorse finalmente assegnate vengano spese bene e nei termini per realizzare nei tempi previsti la nuova importantissima e strategica infrastruttura .




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