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Cetraro, Aieta torna a casa «la Giustizia vera è come il vento: non si ferma con le mani»

Tirreno

Cetraro, Aieta torna a casa «la Giustizia vera è come il vento: non si ferma con le mani»

“Torno a casa”. Inizia così il post pubblicato su Facebook da Giuseppe Aieta, a poche ore dalla decisione del Tribuale del Riesame che ha revocato la misura cautelare nei suoi confronti

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Aieta e Cici

CETRARO (CS) – «Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato tutti i capi di imputazione a me contestati consentendomi di ritornare nella mia casa, nella mia città, dalla mia famiglia e da mio padre e mia madre. Ed anche da Cicì, il mio cagnolino, che aspettava di riabbracciarmi e che mi è mancato da morire». Sono le parole di Giuseppe Aieta, affidate al social network Facebook attraverso il quale racconta il suo ritorno a casa dopo la misura del ‘divieto di dimora’ emessa nei suoi confronti l’11 gennaio scorso.

«Ho vissuto questo tempo come un incubo per le accuse che mi venivano rivolte – scrive l’ex consigliere regionale – pur consapevole che la mia vita, tutta la mia vita, é stata esattamente il contrario di ciò che mi si addebitava. Ma la cosa drammatica, e davvero insopportabile, è stato pensare che solo uno dei miei amici potesse avere il dubbio. Terribile! Poi è arrivata quella valanga di solidarietà che mi ha sollevato e mi ha restituito la serenità che in questi casi aiuta molto».

“La Giustizia esiste e bisogna avere fiducia”

«Queste sono le parole con le quali il mio avvocato, Vincenzo Adamo, mi ha accompagnato in questo calvario. A lui devo molto, moltissimo, in termini di umanità e di professionalità. Volevo dimettermi anche da consigliere comunale e mi ha “imposto” di non farlo. Lui, raffinatissimo giurista, nei momenti di terribile sgomento è stato fondamentale per me e per la mia famiglia, soprattutto per i miei figli. É stato paziente, sagace, ha saputo placare la mia rabbia ed ha saputo infondermi fiducia. Ritorno a casa con cicatrici indelebili, un dolore atroce e con la consapevolezza che anche questa volta la Giustizia ha trionfato. La Giustizia, quella vera, è come il vento, non si ferma con le mani».

Aieta rivolge poi un ringraziamento a chi gli è stato vicino «grazie ad ognuno di voi per aver avuto una parola di conforto e il coraggio di esternare il vostro sentimento. Mi consentirete di citare e ringraziare il cescovo, Mons. Leonardo Bonanno, che con coraggio estremo mi ha profondamente commosso e risollevato dall’inferno della mente che esiste veramente. Torno per occuparmi dei miei studenti a cui, con passione ritrovata, stavo introducendo i grandi principi di libertà, uguaglianza, fratellanza contro le torture e a favore dello Stato di Diritto.
Non so se ci sono ancora le condizioni per proseguire l’attività politica; una cosa è certa: la politica è stata la mia vita, la mia infinita passione e l’ho svolta sempre con disciplina e onore. Vedremo, ne parleremo presto».

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