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Blitz Olimpo, Stillitani colpito da malore dopo l’arresto. Anastasi non risponde al Gip

Calabria

Blitz Olimpo, Stillitani colpito da malore dopo l’arresto. Anastasi non risponde al Gip

L’operazione è stata eseguita giovedì scorso contro le cosche vibonesi. Indagati anche colletti bianchi e imprenditori

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CATANZARO – L’ex assessore regionale della Calabria Francescantonio Stillitani, di 70 anni ha accusato un malore la notte in cui la polizia era andata ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti nell’ambito dell’operazione ribattezzata Olimpo. Per questi motivi slitta l’interrogatorio di garanzia e Stillitani, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, si trova ricoverato in ospedale dove potrebbe essere sottoposto ad un intervento.

Si è professato innocente invece, il fratello Emanule Stillitani, 68 anni, sentito dal Gup, e anch’egli destinatario di una misura cautelare in carcere, per l’accusa di estorsione aggravata in concorso con il fratello, con Saverio Prostamo e Salvatore Muggeri. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero costretto il direttore pro tempore del “Tui Magic Life” di Pizzo ad assumere Prostamo e Muggeri, quali dipendenti della struttura, con mansioni di guardiani, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato in data 1 maggio 2019. Emanuele Stillitani ha respinto le accuse e il suo avvocato ha sottolineato come le accuse mosse all’indagato fossero già state sviscerate nel procedimento “Imponimento” nel quale i due fratelli sono imputati. Per le accuse di estorsione nel procedimento Imponimento, dopo il carcere e i domiciliari i fratelli Stillitani erano tornati in libertà.

Anastasi si è avvalso della facoltà di non rispondere

Non ha risposto invece, alle domande del gip, l’ex dirigente del Dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria Pasquale Anastasi finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Olimpo”. La Dda di Catanzaro contesta ad Anastasi il reato di traffico di influenze illecite in concorso con l’imprenditore Vincenzo Calafati responsabile Tui per la Calabria. Secondo l’accusa, Anastasi si sarebbe fatto promettere da Calafati “ingenti somme di denaro da elargirsi a mezzo ‘consulenza’ prestata in favore del Tour Operator Tui e della direzione del Tui Magic Life di Pizzo, quale prezzo per la sua opera di mediazione illecita nei confronti dei vari apparati regionali finalizzata alla predisposizione, pubblicazione e successiva selezione dei vincitori delle procedure di evidenza pubblica già avviate e/o da bandire”.

Non ha risposto anche l’imprenditore Salvatore Domenico Galati (56) accusato di corruzione per esercizio della funzione, in concorso con il capo struttura del dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria Rodolfo Bova che sarà interrogato domani. Stando alle indagini, Bova avrebbe ricevuto 5000 euro da Galati “al fine di favorire l’espansione imprenditoriale di questi nel settore dei transfert”. Entrambi gli indagati, giovedì scorso sono stati tratti in arresto nel corso dell’operazione “Olimpo”, diretta dalla Dda di Catanzaro, che ha visto 56 arresti in carcere e conta 78 indagati. L’inchiesta è incentrata sugli illeciti commessi dalle cosche vibonesi, in particolare quelle che controllano il litorale Tirrenico e il territorio di Tropea.

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