‘Ndrangheta: difesa insiste su condanne nulle

MILANO – Situazione di stallo all’aula bunker di Milano, dove si e’ celebrata l’udienza di appello del maxi-processo “Infinito”, che aveva condotto alla

condanna in primo grado di 110 presunti affiliati alla ‘ndrangheta dell’hinterland milanese. La linea della difesa ruota intorno a 120 pagine mancanti: si tratta delle motivazioni della sentenza di primo grado, depositate in ritardo a causa di un problema con una stampante del tribunale, e reintegrate fuori tempo massimo. Un’integrazione tardiva,annullata dalla Cassazione su istanza di alcuni legali. . La scarcerazione dei 110, un’eventualita’ che ieri era stata enfatizzata dai media, non sembra essere tuttavia cosi’ immediata. Nella giornata di oggi la Corte d’Appello ha acquisito il dispositivo della Cassazione, ma la giurisprudenza piu’ diffusa sostiene la possibilita’ di integrare le motivazioni anche in secondo grado. Proprio su questo punto la difesa e’ motivata a dare battaglia: “Aspettiamo le motivazioni della Cassazione – dice della Valle – e se non arrivano entro 10 giorni presenteremo istanza per la scarcerazione dei nostri assistiti”. La prossima udienza si terra’ martedi’ 15 gennaio.