Padre Fedele: “aiutatemi ad aiutare i bisognosi”

COSENZA – “Fratelli e sorelle, vi sono vicino, so cosa vuol dire, vivere al freddo”. Padre Fedele, nel suo

costante e continuo giro per la città, alla ricerca di bisognosi a cui dare conforto, è rimasto colpito dalla moltitudine di persone, che non solo stranieri ma anche cosentini e di altre regioni, hanno scelto come casa il ponte della sopraelevata di via Asmara e come tetto i piloni del ponte. “Non è possibile che – di fronte a questo dramma sociale – ci sia tanta indifferenza. Ci sono tante, ma davvero tante – ha proseguito il vulcanico ex frate francescano – case ed edifici sfitti, occupati solo dal degrado e “fittati” all’immondizia, che restano inutilizzate. Mi chiedo, perchè, non c’è nessuno che prende il provvedimento di aprirle, per regalare a questi nostri fratelli un posto dove vivere. Sono edifici che non vengono utilizzati, sarebbe un gesto d’amore, come c’ha insegnato nostro Signore. Io li capisco, anche io ho vissuto sotto un ponte e so cosa vuol dire. Non basta coperte per ripararsi dal freddo, non bastano vestiti addosso per respingere i brividi, non basta nulla. Io ce l’ho fatta perchè ho il Signore dalla mia parte. ma penso a questi fratelle e sorelle che non hanno nessuno (mi riferisco ovviamente agli uomini) a cui rivolgersi. Mi appello ai nostri politici, ai nostri amministratori locali, a tutti coloro che hanno umanità. Aiutatemi ad aiutare questi fratellie queste sorelle. ne hanno bisogno“.