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Fondi Europei in arrivo in Calabria per Agricoltura e Forestazione, a Bruxelles approvato il Psr Calabria 2014/2020

Calabria

Fondi Europei in arrivo in Calabria per Agricoltura e Forestazione, a Bruxelles approvato il Psr Calabria 2014/2020

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ueparl

L’Unione Europea ha sbloccato 1,1 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale della Calabria. Via libera da Bruxelles al Psr 2014 2020 e il piano sarà presentato mercoledì prossimo 25 novembre alle 15 nella sede della Cittadella regionale a Germaneto.

CATANZARO – Il presidente Oliverio in merito ha dichiarato: “Ora parte la sfida della fase operativa” con l’obiettivo di preservare ripristinare e valorizzare gli ecosistemi e migliorare la competitività del settore agricolo e forestale. Un occasione per 1700 aziende e per le startup di quasi mille giovani. Il programma approvato si articola in 14 misure 38 sub misure e 53 interventi.
“Con l’approvazione del PSR, che è tra i primi PSR delle Regioni meridionali e ad obiettivo convergenza a ricevere l’approvazione da parte della Commissione, tutti gli strumenti dei fondi comunitari sono pronti per l’operativita’. Adesso – spiega Oliverio – bisogna fare alcune riflessioni, anche insieme alle organizzazioni di categoria ed al mondo agricolo, e definire un cronoprogramma per calibrare le scelte in base agli obiettivi da realizzare”.

L’approvazione del PSR Calabria 2014/2020, della dotazione finanziaria di oltre un Miliardo e 103 Milioni di Euro, arriva dopo una lunga e complessa fase di negoziazione con i Servizi della Commissione Europea. “Apprezzo il lavoro svolto – dice Oliverio – ed un plauso particolare va ai dirigenti ed ai funzionari del Dipartimento Agricoltura ed alla struttura del PSR Calabria, che hanno lavorato sodo ed in condivisione con le organizzazioni, ma adesso si apre la vera sfida, quella dell’operativita’ del Programma. Le risorse che abbiamo a disposizione devono essere utilizzare per la crescita dei nostri territori, per produrre ricchezza e occupazione. E per far questo bisogna innanzitutto riflettere su cosa non ha funzionato nelle precedenti programmazioni. Bisogna promuovere una reale politica di semplificazione e sburocratizzazione, e favorire la massima accessibilita’ alle informazioni per l’utilizzo delle risorse comunitarie. Risorse – afferma – che non dovranno piu’ essere disperse, ma concentrate ed integrate tra i diversi fondi, per un utilizzo piu’ efficace ed efficiente e per il raggiungimento dei nostri obiettivi di sviluppo”.

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