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Bambina malata vuole incontrare il padre detenuto, appello
COSENZA – Agli occhi dei bambini con esiste giustizia, solo mancanza, affetto, amore.
Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, scrive una lettera aperta al Ministro della Giustizia, Paola Severino:”Prima di concludere, tra poche settimane, la sua esperienza al Ministero un gesto nobile, significativo, umano nei confronti della bambina calabrese, Natalia Cristina di 10 anni, di Cosenza, gravemente malata, che vive su una sedia rotelle e in cura periodicamente all’ospedale Bambin Gesu’ di Roma, che non puo’ piu’ vedere e incontrare il suo papa’, Pietro D. , che e’ stato dall’inizio di febbraio trasferito dal carcere di Rossano(dove ha scontato 5 anni di detenzione) a quello di Lanciano, in Abruzzo(dove dovrebbe scontare il resto della pena , poco piu’ di un anno)”. Per quanto la giustizia abbia il diritto ed il dovere di compiersi al meglio, un gesto di umanità come questa, di estremo amore e sensibilità, forse, merita di essere accolto ed accettato.
Questo caso era stato denunciato, nei giorni scorsi, con un appello congiunto, dallo stesso Corbelli e dall’avvocato Enzo Paolini, che conosce la famiglia e che aveva per questo chiesto l’intervento del leader di Diritti Civili, che in questi anni ha affrontato e risolto diversi casi analoghi. Corbelli chiede al Guardasigilli di “fare a questa bambina questo regalo: far ritornare il suo papa’ nel carcere calabrese di Rossano o Cosenza in modo che lo stesso genitore possa vedere e stare vicino alla sua bambina”. La piccola Natalia Cristina, accompagnata dalla madre, Tamara P. , e’ intanto da lunedi’ scorso ricoverata al Bambin Gesu’ di Roma, per le periodiche visite, cure e terapie. “Conosco e apprezzo la storia garantista e l’impegno civile del Ministro Severino, afferma Corbelli. Per questo mi rivolgo a lei con questa lettera- appello sulla stampa, non potendo farlo con una interrogazione parlamentare, non essendo ne’ deputato, ne’ senatore, per chiederle un gesto nobile, un atto di giustizia giusta e umana. Esaudisca il Guardasigilli il desiderio di questa bambina che chiede di riavere il suo papa’ vicino casa, in un carcere calabrese, Cosenza o Rossano, per poterlo andare a trovare insieme alla mamma. Mi rivolgo al Ministro Severino perche’ in questo caso la competenza in tema di trasferimenti di detenuti e’ del Ministero della Giustizia. Faccia il Ministro Severino questo bellissimo regalo a questa bambina sfortunata, concluda il Guardasigilli in questo modo, con questo gesto umano, la sua esperienza al Ministero della Giustizia. Al Ministro Severino chiedo di acquisire tutta la documentazione su questo caso presso la direzione del carcere di Lanciano. Faccia il Ministro questo nobilissimo gesto e vada a far visita e comunicaglielo personalmente alla bambina e alla sua mamma all’ospedale romano del Bambin Gesu’. E’ questo quello che io farei se fossi oggi al posto del Ministro Guardasigilli. Ho fiducia che questo mio appello non cadra’ nel vuoto, confido nella sensibilita’ e umanita’ del Ministro Severino, per dimostrare che puo’ esserci una giustizia giusta e umana anche per le persone piu’ povere, per gli ultimi, per i quali personalmente combatto ogni giorno da oltre 30 anni. Una cosa e’ certa: cosi’ come ho promesso alla mamma della bambina, che sento di continuo al telefono, continuero’ a lottare sino a quando la piccola Natalia Cristina non avra’ di nuovo il suo papa’ accanto, in un carcere vicino casa”.



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