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Frana Molino Irto, la vicesindaco: “Abbiate pazienza”

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Frana Molino Irto, la vicesindaco: “Abbiate pazienza”

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COSENZA – Molino Irto off limits. Un quartiere abbandonato tra le voragini.

“Comprendo il forte disagio che stanno vivendo i cittadini dell’hinterland che quotidianamente devono raggiungere Cosenza, ma l’intervento di messa in sicurezza del costone prospiciente via Romualdo Montagna e’ tanto complesso da non far percepire fino in fondo le fasi di avanzamento di un lavoro che l’impresa affidataria sta svolgendo con grande perizia e meticolosita’”. Cosi’ il vicesindaco ed assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile, di ritorno dal sopralluogo al cantiere di via Romualdo Montagna dove un movimento franoso ha comportato qualche mese fa la chiusura al transito della strada che collega a Cosenza, costringendo gli automobilisti ad un percorso alternativo che attraversa Molino Irto, reso particolarmente disagevole dalle cattive condizioni del manto stradale in questa frazione di Dipignano”. “In questa fase – informa l’ingegnere Michele Fernandez, che e’ il direttore dei lavori – l’impresa sta procedendo alla posa in opera di nuove reti metalliche”. Detta cosi’, sembrerebbe operazione semplice. Va invece evidenziato, come scrupolosamente relazionato dall’impresa stessa, la Sicilia Angelo, che “le condizioni di estrema fratturazione del complesso hanno indotto, sotto l’effetto degli agenti atmosferici, l’innescarsi di fenomenologie geodinamiche di crollo.La perizia geologica condotta ha evidenziato, oltre ai fenomeni gia’ manifestatisi, nella parte piu’ alta del versante, la presenza di materiale detritico roccioso fratturato ed instabile che rischia di scivolare a valle interessando l’intera sede stradale, con conseguente pericolo per la pubblica incolumita’”. Questo passaggio da solo e’ sufficiente a testimoniare l’estrema complessita’ della fase lavorativa in corso che, nonostante gli appelli giunti da piu’ parti ad una riapertura parziale della strada, deve essere garantita dalla totale inibizione al traffico, almeno fino a quando non si ultimerà l’intervento di stabilizzazione di tipo attivo. Interviene ancora l’ingegnere Michele Fernandez a precisare questo passaggio tecnico. “Qualunque valutazione di apertura parziale della sede stradale non puo’ prescindere dall’ultimazione dell’intervento di posa delle reti metalliche con conseguente chiodatura di ancoraggio e stabilizzazione della struttura contenitiva. Solo a quel punto, prima della fase finale di stabilizzazione passiva, cioe’ la posa in opera della barriera paramassi, l’Amministrazione potra’ assumere in tranquillità le sue decisioni”. “L’incolumita’ dei cittadini viene prima di ogni altra cosa – e’ la conclusione dell’assessore Gentile. Ai cittadini assicuriamo che il cantiere e’ monitorato e che nel momento in cui avremo la certezza della ripercorribilita’ in sicurezza del tratto stradale, almeno su una corsia, non esiteremo a riaprirlo”.

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