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La Sorical risponde al Sindaco Mario Occhiuto
COSENZA – A seguito della pronuncia assunta dal Consiglio di Stato in data 8.05.2013, e viste le gravi affermazioni operate a mezzo stampa dal Sindaco del Comune di Cosenza, la Sorical ritiene doveroso precisare che: “Siamo pienamente d’accordo con quanto affermato dal Sindaco Occhiuto circa la necessità che un servizio pubblico debba esser caratterizzato da economicità, trasparenza e legalità.
Tuttavia, sarebbe interessante sapere se la pretesa di sussistenza di tali sacrosanti requisiti il Sindaco di Cosenza li riferisce solo alla Gestione Sorical o anche a quella Comunale”. “La precisazione” dicono in Sorical “non è irrilevante, considerato lo stato di degrado in cui versa la rete cittadina che, come accertato dalla Corte dei Conti di Catanzaro nel dicembre del 2011, disperde quasi il 50% della preziosa risorsa idrica erogata all’ingrosso dalla Sorical al Comune. Quella rete ricade sotto l’esclusiva responsabilità gestionale e manutentiva del Sindaco”. “Il Sindaco dovrebbe spiegare ai suoi concittadini perché l’erogazione del centro viene avviata al mattino presto e interrotta dopo poche ore, mentre in altri popolosi quartieri della città (Via Popilia, San Vito), l’acqua è disponibile a qualsiasi ora”. Concludono poi dalla Sorical “E’ doloroso ed inquietante verificare il clima di immotivata ostilità conservato nei confronti di una Società, che con i suoi dipendenti, prova tra mille difficoltà a fornire un servizio idrico efficiente e continuativo. E’ bene ricordare al Sindaco del Comune di Cosenza che Sorical per continuare a gestire il servizio idrico e portare avanti il percorso di ammodernamento delle infrastrutture regionali, ha necessità che i Comuni suoi utenti paghino i corrispettivi della fornitura idrica ricevuta. Tali corrispettivi sono, infatti, l’unica fonte di entrata di cui la Società dispone per coprire i propri costi. Ebbene, giusto per citare qualche numero, si ricorda al Sindaco che da più di un anno il Comune non versa un solo euro alla Società a riscontro della fornitura che pretende e riceve con continuità, tant’è che il suo debito ammonta a tutto il 1° trimestre 2013 ad oltre € 12 milioni e trecentomila euro.”



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