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“Pagatemi e non vi faccio la multa”. Condanna per un controllore FS sulla tratta Paola–Cosenza
Il 62enne chiedeva denaro per non comminare multe. Condannato a 1 anno e 3 mesi, dovrà risarcire anche tre viaggiatori ai quali aveva chiesto 25 euro a testa per la mancata obliterazione del biglietto
PAOLA (CS) – Era oramai prossimo alla pensione G.S, 62enne controllore e capotreno delle Ferrovie dello Stato. Chissà quante volte sarà passato tra quei vagoni del regionale Paola–Cosenza a controllare biglietti e abbonamenti di chi, giornalmente, si sposta dal litorale tirrenico in città e nell’hinterland per lavoro o studio. E chissà cosa gli sarà passato per la testa quando durante un controllo avvenuto sul regionale 3698 durante il servizio sulla tratta Paola–Castiglione Cosentino, invece di effettuare contestazione e redigere un verbale di multa a 4 viaggiatori beccati sul convoglio senza aver obliterato il biglietto, ha cercato di risolvere la questione a suo modo, ovvero facendosi pagare con denaro contante:”datemi 25 euro a testa e non vi faccio la multa” aveva detto ai 4 viaggiatori allibiti che non solo non hanno ceduto al ricatto del controllore, ma appena scesi dal treno hanno sporto immediatamente denuncia.
E così l’imprudente controllore è finito sotto processo. Secondo la procura di Paola l’uomo “abusando dei suoi poteri quale capotreno della rete Ferrovie italiane Spa e quindi incaricato di pubblica sicurezza tentava di costringere S. C., S. A., A. C. ed S. S., viaggiatori del convoglio regionale 3698 del 16 settembre 2010, a corrispondergli indebitamente la somma di 25 euro ciascuno al fine di non emettere contravvenzione per la mancata obliterazione del biglietto, non conseguendo l’intento per cause indipendenti alla sua volontà in quanto le persone offese resistevano alle sue illecite pretese”.
G.S., 62 anni, era accusato tra l’altro di concussione. Il reato è stato riqualificato dal giudice in induzione indebita ma l’uomo, dichiarato anche interdetto dai pubblici uffici per la durata di un anno e tre mesi, è stato ugualmente condannato ad un anno e tre mesi di carcere (pena sospesa) nonché al pagamento delle spese processuali. Ovviamente dovrà risarcire i viaggiatori che si erano nel frattempo costituiti anche parte civile.





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