Calabria
‘Ndrangheta: maxi confisca da 324 milioni di euro ad un imprenditore
La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, sta eseguendo una confisca di beni nei confronti di un imprenditore operante nel settore oleario di Gioia Tauro.
REGGIO CALABRIA – Nel mirino della Dia l’imprenditore operante non solo nel settore oleario ma con proiezioni di tutto rilievo anche nel comparto alberghiero, in quello immobiliare e dei servizi, in Calabria, nella piana di Gioia Tauro e in provincia di Catanzaro, ma anche in Abruzzo e in Toscana. L’intero patrimonio sottoposto a confisca, stimato in oltre 324 milioni di euro, è costituito dal patrimonio aziendale e societario di numerose società, immobili, autoveicoli e rapporti finanziari.
“Nel caso di specie non si è trattato di misura di prevenzione patrimoniale applicata a soggetto ritenuto colluso con ambienti di ‘ndrangheta. La confisca disposta dal Tribunale di Reggio Calabria è stata applicata nei confronti di soggetto cosiddetto ‘genericamente pericoloso'”. E’ quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, gli avvocati Giuseppe Fonte e Salvatore Staiano legali dell’imprenditore di Gioia Tauro destinatario della maxiconfisca per 324 milioni eseguita dalla Dia di Reggio Calabria. “La misura applicata, che riteniamo il risultato di un errore giurisdizionale – proseguono i due legali – attese le emergenze peritali acquisite agli atti del processo, saranno nei prossimi giorni impugnate in sede di appello”.



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