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Bonifica Legnochimica, indagato il sindaco di Rende

Area Urbana

Bonifica Legnochimica, indagato il sindaco di Rende

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Il primo cittadino di Rende ha ricevuto un avviso di garanzia per omissione in atti d’ufficio.

 

RENDE (CS) – La Procura di Cosenza ha notificato al sindaco Marcello Manna un avviso di garanzia per omissione d’atti d’ufficio in merito alla mancata bonifica dell’ex Legnochimica. Un atto dovuto dopo l’esposto presentato dall’associazione ambientalista Crocevia, dal Movimento 5 Stelle e da numerosi cittadini rendesi che avevano firmato la richiesta di interventi urgenti nell’area di contrada Lecco e risposte chiare sull’iter di bonifica. Adempimenti che il primo cittadino d’Oltrecampagnano, secondo gli inquirenti, non avrebbe provveduto a rispettare nonostante i termini della lettera di messa in mora fossero in scadenza. L’indagine andrà avanti in parallelo con quella che vede iscritti nel registro degli indagati il liquidatore Pasquale Bilotta e due soci dell’ex Legnochimica. Nel frattempo sul sito sono in corso i prelievi di campioni da analizzare per stabilire lo stato d’inquinamento e di contaminazione da metalli pesanti di aria, suolo e acque. La Regione Calabria dal suo canto ha provveduto ad inserire la zona ritenuta a rischio ambientale nei piano regionale dei siti da bonificare.

 

Immediato l’intervento del Movimento 5 Stelle cui consigliere Domenico Miceli ha ribadito “insieme a tanti cittadini rendesi, abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione comunale a portare avanti tutti gli adempimenti amministrativi per sostituirsi al privato inadempiente nella non più rinviabile bonifica dell’area inquinata. Abbiamo portato all’attenzione dell’opinione pubblica l’annosa questione; chiesto (e ottenuto) un consiglio comunale ad hoc; inoltrato al sindaco di Rende, al presidente Oliverio e alla società in liquidazione, ben due messe in mora per chiedere agli enti pubblici di usare i poteri sostitutivi per risolvere il problema. E a febbraio 2016, dopo non aver ricevuto alcuna risposta da nessuno, abbiamo depositato una denuncia in Procura. Oggi, la Procura conferma la volontà di andare fino in fondo in questa storia e ci informa delle indagini in corso (indagini che potrebbero coinvolgere anche altre persone). Al di là di ogni considerazione, il nostro intento resta sempre lo stesso: quello di costringere (a questo punto è l’unico termine che ci sentiamo di usare) chi di dovere a portare avanti la bonifica dell’area ex Legnochimica”.

 

LA RISPOSTA DEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

 

“Fuorviare, strumentalizzare ed ingannare, tutte pratiche sconosciute dall’Amministrazione Manna. La questione Legnochimica – scrivono in una nota i consiglieri Comunali di Rende Laboratorio Civico Domenico Ziccarelli, Marco Greco, Gaetano Morrone e Rachele Cava – è stato uno dei principali problemi, insieme a tante altre criticità, ereditati dalla passate amministrazioni. Sin dall’insediamento, si è sempre cercato di reperire dati, ricostruirli ed analizzarli, al fine di tentare di trovare soluzioni. Potevamo addebitare tutte le colpe alle passate gestioni, dire che non solo non era stato affrontato il problema ma che nelle aree adiacenti alla Legnochimica erano state rilasciate licenze edilizie come se niente fosse. Potevamo continuare nell’immobilismo tipico della nostra classe politica ma ciò non è stato.

 

Noi, invece, abbiamo agito consapevoli di  tutti i rischi e della impopolarità che ne sarebbe derivata. Abbiamo più volte incontrato i cittadini della zona, vere vittime di trent’anni di silenzi , menzogne e omissioni, raccogliendo le loro istanze e condividendone i disagi. Insieme a loro, abbiamo cercato di uscire dal labirinto della burocrazia e della negligenza, cercando di portare alla luce l’emergenza sanitaria collegata al problema Legnochimica. “Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” , diceva Albert Einstein.

 

Da subito, non ci siamo rassegnati all’idea del “non si può fare….” ma abbiamo voluto vederci chiaro, percorrendo tutte le strade possibili. E’ ovvio, si poteva fare prima, di più ed anche meglio. Ma, prima di noi, il nulla, solo parole. Nessuno ha millantato soluzioni immediate, abbiamo solo comunicato che la Regione, in modo ufficiale e per la prima volta, ha preso atto della gravità del problema. Troppa enfasi? dopo tanti anni di parole forse non è poi così fuori luogo. Non rispondiamo a chi strumentalizza le nostre azioni su un argomento così grave e serio. E’ ignobile vedere chi costruisce il proprio consenso politico sulla pelle dei cittadini. Con tristezza ,emerge solo la miseria di piccoli e meschini personaggi “politici” rendesi. Infine, l’Amministrazione Manna non ha bloccato nessun iter, semmai il contrario. E se ad ogni buona azione corrisponderà un avviso di garanzia, allora ne vorremo ricevere uno al giorno. ll “confiteor” lo lasciamo agli altri”.

 

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