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Il parroco di San Luca: “Qui il sindaco non serve”

Calabria

Il parroco di San Luca: “Qui il sindaco non serve”

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Dichiarazione forte di don Pino Strangio: “La gente non vuole che il commissario prefettizio Salvatore Gullì vada via”.
CATANZARO – La comunità, dopo l’esperienza con il commissario prefettizio Salvatore Gullì ha capito che c’è più bisogno di lui che di un sindaco. La gente sta raccogliendo delle firme per non farlo andare via, visti i rapporti che ha saputo creare”. Sono le dichiarazioni che don Pino Strangio, parroco di San Luca, ha rilasciato in esclusiva a Klaus Davi nel corso dell’ultima puntata del programma ‘Gli Intoccabili’ trasmesso dall’emittente calabrese LaC Tv, parlando delle elezioni nel centro aspromontano.
“Sono 36 anni che sono qui. Ho chiesto – ha detto – di andare via però il vescovo ha sempre detto “Deve rimanere, non deve lasciare San Luca. Se mi hanno tenuto qui ci sarà un motivo”. Il parroco è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Reggio Calabria nell’ambito della inchiesta ‘Fata Morgana‘, coordinata dal Procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho. Don Pino Strangio e’ indagato per associazione segreta, insieme all’ex deputato Paolo Romeo, il commercialista Natale Saraceno, l’avvocato Antonio Marra, gli imprenditori Giuseppe Chirico, Antonio Idone, Domenico Marcianò ed Emilio Angelo Frascati. Ho parlato con il vescovo – ha spiegato – e gli ho detto che attendo con fiducia quello che farà la giustizia poi vedremo il da farsi. Ho conosciuto Paolo Romeo (l’ex parlamentare secondo l’accusa avrebbe favorito la ‘ndrangheta in alcune attività economiche di Reggio Calabria, ndr), Marra era il mio avvocato”.

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