Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Disastro ferroviario a Lodi, è calabrese uno dei macchinisti deceduti

Calabria

Disastro ferroviario a Lodi, è calabrese uno dei macchinisti deceduti

Pubblicato

il

frecciarossa macchinista reggio

Il bilancio del deragliamento avvenuto questa mattina è di due vittime e 31 persone ferite. Morti i due macchinisti, uno dei quali è calabrese

 

LODI (MI) – Era originario di Reggio Calabria Giuseppe Cicciù uno dei due macchinisti, insieme a Mario Di Cuonzo, deceduti questa mattina a seguito del deragliamento di un Frecciarossa ad Ospedaletto Lodigiano nei pressi del casello A1, in zona cascina Griona. Il bilancio del grave incidente è di due vittime e 31 persone ferite. Il treno ad alta velocità era partito da Milano ed era diretto a Salerno.

Secondo i primi riscontri la motrice del Frecciarossa, in corrispondenza di uno scambio elettronico, si sarebbe staccata dal treno, andando verso la zona dei depositi e, dopo aver urtato un carrello merci sui binari e – dopo aver percorso trecento o quattrocento metri fuori dalle rotaie, si sarebbe schiantata su un casotto delle Ferrovie dello Stato. Il resto del treno ha invece continuato la sua corsa sull’altro binario, la prima carrozza si è ribaltata e le altre carrozze sono più più o meno intatte.

frecciarossa deragliato lodi

Giuseppe Cicciù, era nato a Reggio Calabria, e aveva 51 anni. Del sud anche Mario Di Cuonzo, nato a Capua, di 59 anni. “Il bilancio definitivo del deragliamento del treno Alta Velocita’ Frecciarossa avvenuto alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigiano, in localita’ Cascina Griona, e’ di 2 persone decedute, 31 feriti”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Tra i feriti “4 ricoverati in codice giallo a Lodi (2), Cremona e Pavia, e 27 in codice verde negli ospedali di Lodi (8), Melegnano (4), Crema (3), Humanitas (3), Codogno (2), Piacenza (3) e Castel San Giovanni (4)”.

Per Gallera e’ stata “straordinaria la capacita’ di intervento e di coordinamento dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza (AREU) di Regione Lombardia che ha messo immediatamente in campo l’attivita’ di Consolle Maxiemergenza, 2 elicotteri dotati di dispositivi per il volo notturno, 2 automediche, 12 ambulanze e 1 veicolo da 9 posti. Ringrazio tutti gli operatori e i volontari intervenuti con grande tempestività e professionalità”.

L’ultimo post su Facebook di Giuseppe Cicciù: “La prevenzione è da sempre l’arma migliore!”. Lo aveva scritto lo scorso ottobre da uno dei due macchinisti morti questa mattina nel deragliamento del treno nel lodigiano.

giuseppe cicciu

 

Sindacati: “Fatto gravissimo, domani sciopero di due ore di tutti i ferrovieri”

Un fatto gravissimo e inaccettabile l’incidente di stamattina vicino Lodi. Lo affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa in merito al deragliamento avvenuto stamattina alle 5.30 del treno ad alta velocità 9595 partito alle 5.10 da Milano e diretto a Salerno. “La notizia della perdita di due colleghi e del ferimento di altri due e di 25 passeggeri ci addolora profondamente. – scrivono in una nota congiunta – esprimiamo vicinanza e cordoglio alle famiglie dei due colleghi deceduti e auguriamo pronta guarigione ai colleghi e ai passeggeri feriti”. E per domani proclamano due ore di sciopero di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12.

Fortunato Foti: “Cicciù amava il suo lavoro”

Lo conoscevo da 25 anni, era una persona senza ipocrisie, ben voluto da tutti, solare, disponibile. Gli piaceva questo mestiere, amava questo lavoro, lo svolgeva con serietà impeccabile ed era molto attento alla sicurezza”: così Fortunato Foti, ferroviere e membro della segreteria lombarda della Fit Cisl, ha ricordato Giuseppe Cicciù, uno due macchinisti morti nel deragliamento avvenuto questa mattina nel Lodigiano. Cicciù si era trasferito da molti anni in Lombardia, dove viveva con la moglie e un figlio, ma “era attaccatissimo” alla sua città natale, cioè Reggio Calabria, dove tornava appena poteva per far visita alla madre.

“Sono talmente amareggiato e triste che faccio fatica a credere che sia morto”, ha detto Foti. “Era una persona disponibile – ha proseguito – si prendeva in carico qualsiasi problema dei colleghi e andava fino in fondo. Abbiamo iniziato insieme nella Rsu e, quando passava in stazione Centrale a Milano, ci vedevamo sempre”.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti

Stiamo verificando l’ipotesi dell’errore umano“. E’ quanto ha detto il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro non precisando se sia stato già ascoltato personale coinvolto nell’incidente dell’alta velocità. Una delle cause del deragliamento del Frecciarossa potrebbe essere stato un problema a uno scambio dove ieri sarebbe stato sostituito un ‘deviatoio’, ovvero un pezzo dello scambio stesso. “Escludo qualsiasi riferimento a un’attività volontaria, l’ipotesi di attentato è destituita di ogni fondamento”, ha detto il Procuratore. “Sapete che ci sono state attività di manutenzione in quel tratto, stiamo cercando di capire quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia tra questa attività e il verificarsi del disastro. Questa è una delle ipotesi, le verifichiamo tutte”. Chiaro ha precisato che “lo scambio sembrerebbe avere una qualche connessione con il verificarsi del fatto”. “I lavori di manutenzione vengono fatti perché qualcosa si è rotto, se no non c’è motivo per essere lì alle 4 e mezza del mattino”, ha osservato. “Se lo scambio fosse stato dritto per dritto – ha aggiunto – il treno non sarebbe deragliato, non è difficile da capire. Non era nella posizione che doveva garantire la libera percorrenza del treno“. Chiaro ha precisato che “era una parte dello scambio interessato dai lavori di manutenzione”. “Le società coinvolte hanno già avviato una commissione d’inchiesta e danno la massima disponibilità agli organi competenti per collaborare”: ha detto l’ad di Rfi Maurizio Gentili ai giornalisti sul luogo del deragliamento del Frecciarossa. “Noi oggi – ha aggiunto – vogliamo esprimere grande vicinanza alle famiglie dei nostri due colleghi ferrovieri ai quali siamo molto vicini e a tutti i feriti, e ringraziare i soccorritori”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA