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Gratteri “per Rinascita Scott serve un aula bunker. Il processo si deve fare in Calabria”

Calabria

Gratteri “per Rinascita Scott serve un aula bunker. Il processo si deve fare in Calabria”

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Gratteri “non è possibile che da un anno non si riesce a sapere come  far celebrare un processo importante che si deve fare qui in Calabria o sarebbe una sconfitta per lo Stato. Hanno detto le cose più assurde del mondo su di me, costruite per indebolirmi sul piano del consenso perchè la cosa che manda in pazzia mafiosi e massoni deviati è la mia credibilità in Calabria

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ROMA – Presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto a Roma, la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, presiedute dal Senatore Nicola Morra, ha ascoltato in audizione il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che ha evidenziato in modo deciso alla commissione la necessità immediata di predisporre un’aula bunker per il distretto di Catanzaro dove da qui a poco si dovrà celebrare il processo nato dall’inchiesta “Rinascita Scott” che ha interessato tutta la provincia di Vibo Valentia ed ha smantellato i locali di ndrangheta legati al clan Mancuso.

“Appena firmate le ordinanze – ha detto Gratteri alla commissione – abbiamo subito interessato il Ministero per ottenere una struttura idonea a ospitare il processo e contenere almeno 500 persone. Il Ministro Bonafede aveva dato la massima disponibilità allertando anche i suoi collaboratori per dare il massimo supporto a Catanzaro. Io ho detto menomale, ma nella realtà poi non è accaduto nulla” ha aggiunto Gratteri. “Avevo chiesto che ci prestassero la tensostruttura di Reggio Emilia, costata 450mila euro e utilizzata per processo Aemilia, perchè sono e resto convinto che il processo deve essere celebrato qui in Calabria. Se così non fosse sarebbe una pessima figura per lo Stato. E per la prima volta nella storia della Repubblica un processo di mafia non ci celebrerebbe nel luogo del commesso reato”.

“Ma la dottoressa Fabbrini dal ministeroha spiegato Gratteri – mi ha detto che non era possibile spostare la tensostruttura perché avrebbero potuto lanciare una bomba con un drone. Io ho risposto che la ‘ndrangheta non è l’Isis, non lancia bombe. A gennaio la proposta che arriva dalla DDA di Catanzaro è quella di utilizzare il PalaMaiata di Vibo Valentia, palazzetto dello sport di proprietà della Provincia, nel quale gioca la squadra di pallavolo Volley Tonno Callipo, ma anche questa richiesta al Ministero non viene evasa positivamente”.

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“Due giorni fa ho fatto il giro dei palazzetti sportivi con il sindaco Abramo. Ce n’è uno idoneo dietro lo stadio Ceravolo. Ce n’è uno che mi convince, situato dietro il Tribunale dei Minori, ed è un campo da calcio mai usato dove è presente una struttura del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) con aule mai utilizzate, sedie e scrivanie ancora con la plastica, bagni, rete cablata e fognature: qui potrebbe sorgere un’aula bunker stabile. La Protezione civile allora si è detta disponibile a montare una tensostruttura nel carcere di Siano per fare l’udienza preliminare davanti al Gip sarà a fine luglio – ha riferito Gratteri – ma è importante che un minuto dopo si inizi a pensare a un’aula bunker definitiva“. Gratteri ha detto di non condividere invece l’ipotesi proposta dal nuovo capo del Dap riguardante “il teatro del carcere di Vibo Valentia: secondo me non va bene – ha spiegato il capo dei pm di Catanzaro – perché la videoconferenza è possibile solo per i detenuti e con per gli imputati liberi. Abbiamo bisogno di grandi spazi. Serve un’aula da almeno 800 posti perchè abbiamo 475 imputati, 230 avvocati e 205 parti offese“.

Ricevo minacce continue per delegittimarmi

“Alcune volte abbiamo ascoltato di gente che diceva ‘dobbiamo ammazzare Gratteri, Gratteri non deve andare più avanti, Gratteri è un morto che cammina e altro. Ci sono anche disegni di delegittimazione nei miei confronti, per indebolirmi mediaticamente o fare dossieraggio su di me, alcuni media provano a farlo. Ci sono centri di potere, ma ho le spalle larghe e i nervi d’acciaio perché sono abituato a tenere botta e non farò mai falli di reazione. Hanno detto le cose più assurde del mondo su di me, costruite per indebolirmi sul piano del consenso perchè la cosa che manda fuori di testa mafiosi e massoni deviati è la mia credibilità in Calabria – ha aggiunto  in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia Gratteri “ma io ho le spalle larghe – ha aggiunto – e sono allenato da più di 30 anni a tenere botta. Il mio obiettivo è fare bene il mio lavoro e ho l’onore di dirigere una procura con magistrati superiori alla media e grandi investigatori”.

 

 

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