Cosenza
Archiviazione caso presunti abusi da parte della maestra, la versione della famiglia
Sull’archiviazione del procedimento che vedeva coinvolta un’educatrice di Cosenza,è intervenuta la madre del piccolo per alcune proprie precisazioni
COSENZA – Sulla vicenda inerente l’archiviazione del procedimento a carico della maestra cosentina accusata di maltrattamenti ai danni di un bimbo di 20 mesi, interviene la madre del piccolo, rappresentata dall’avv. Fiorina Maria Bozzarello. “La vicenda che vede coinvolti i genitori del bambino e lo stesso minore – scrive il legale della famiglia – ha contorni diversi. Se è vero che il Gip dispone l’archiviazione è altrettanto vero che nell’ordinanza si osserva come l’educatrice ha mostrato scarsa empatia con il bambino ricorrendo ad espressioni inopportune e poco adeguate sul piano educativo soprattutto se si considera la tenera età del piccolo”.
“Smettila, ci fanno male le orecchie, basta ora ti tolgo pure il ciuccio, tempo scaduto, fai meno lo sciocco, stai facendo il pagliaccio, basta ma guarda che sciocco”. Sono alcune delle frasi riportate nel fascicolo processuale che contiene – secondo quanto riferito dall’avvocato Bozzarello – le trascrizioni integrali di molte altre affermazioni con un pianto continuo del piccolo.
“I genitori – prosegue la nota dell’avv. Bozzarello – decidono di mettere un registratore al figlio perché terrorizzato all’idea di vedere la maestra, così hanno avuto la prova del clima che il figliolo respirasse da mesi in una struttura che doveva accudirlo non aggredirlo. Il bambino, come da certificazione in possesso dei genitori è stato sottoposto a terapia psicologica per lunghi mesi dopo l’evento traumatico, circostanza questa che verrà valutata da altro giudice in altra sede. La vicenda al momento è lungi dall’essere chiarita, anzi l’unico dato inconvertibile emerso è il modo inopportuno ed inadeguato (definito dal giudice) in cui il bambino è stato trattato. La fortuna di questa vicenda è la presenza proprio di quel piccolo registratore nelle tasche del bambino ma casualmente mai rinvenuto dalla maestra che probabilmente (anzi certamente come da registrazione) non ha mai provveduto al cambio pannolino per oltre 4 ore se non al momento della consegna in famiglia. La madre è serena sulla vicenda, perché esiste un audio”.



Social