Provincia
Discarica Celico, Comitato Ambientale: “silenzio delle Istituzioni copre tutto, ma non la puzza”
“Il Dipartimento Ambiente, l’assessore Ultimo, la Presidente della Regione, i sindaci Monaco, D’Alessandro e il Commissario straordinario per il comune di Celico che cosa fanno? Si coprono gli occhi e si turano il naso?”
CELICO (CS) – “Siamo ritornati nell’incubo. Da giorni nella Presila si sentono gli odori orribili provenienti dalla discarica di Celico. O forse dall’impianto che si vuole ampliare. Chi può dirlo? Nessuno sa nulla, nessuno dice che cosa sta accadendo. A rigor di logica, la discarica è piena. Piena.” Così denuncia il Comitato Ambientale Presilano. “Eppur qualcosa dentro ancora si muove e fa puzza. Odori nuovi, che si aggiungono al vomitevole olezzo che da anni sta circondando le nostre abitazioni. Odori di formaggio andato a male, di prodotti chimici, di uova rancide. Il Dipartimento Ambiente, l’assessore Ultimo, la Presidente della Regione, i sindaci Monaco, D’Alessandro e il Commissario straordinario per il comune di Celico che cosa fanno? Si coprono gli occhi e si turano il naso? Nascondo la testa sotto la sabbia come gli struzzi?
Mentre i signori della Munnizza ci seppelliscono sotto i rifiuti e per farci stare più comodi propongono anche l’ampliamento. Dove sono le Istituzioni? Chi si preoccupa della vita dei cittadini? Questo assordante silenzio è inaccettabile. Non si può uccidere un territorio, non si può lasciar morire le persone perché il business dei rifiuti deve poter fare quello che meglio crede con la complicità delle Istituzioni. Che la E-Wast dica esattamente cosa vuole ancora dalla nostra terra. E che i politici e i tecnici che ne hanno autorizzato la sua presenza, si prendano le loro responsabilità. E’ tempo di smetterla con questi teatrini dell’assurdo. Qui la gente muore davvero, le nostre montagne sono diventate una piaga purulenta che si vuol ingrandire ancora di più. Vergognatevi. Tutti. L’unico modo che vi resta per recuperare un briciolo di dignità, se ancora ne avete, è quello di mettervi dalla parte giusta, accanto alla gente che non ha nessuna colpa, se non di essere in mano alla scelleratezza e all’arroganza di assassini.”
Foto di copertina di Antonietta Bonanno



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