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Istat, in lieve ripresa il Pil nel primo trimestre. Ma persi 870 mila posti di lavoro un anno

Italia

Istat, in lieve ripresa il Pil nel primo trimestre. Ma persi 870 mila posti di lavoro un anno

Rispetto ad aprile dell’anno scorso, le persone in cerca di lavoro risultano in “forte crescita” pari a +870mila unità (+48,3%)

Marco Garofalo

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Lavoro 16

COSENZA – L’Istat rivede le stime di crescita italiane  con una leggera ripresa iniziata già nel primo trimestre con un incremento del Pil dello 0,1%. In questo quadro resta però incerto l’andamento del mercato del lavoro con un recupero di posti assai modesto e una perdita complessiva rispetto al periodo pre-Covid che raggiunge le 800 mila unità. Nel primo trimestre 2021 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,8% nei confronti del primo trimestre 2020. Stime che presentano una revisione al rialzo rispetto a quelle diffuse il 30 aprile scorso, quando la variazione congiunturale del Pil era stata del -0,4% e quella tendenziale del -1,4%.

A questo punto la variazione acquisita per il 2021 è pari a +2,6%. Non bene invece i consumi scesi dell’1%, mentre gli investimenti sono cresciuti del 3,7%. Analoghe difficoltà sul fronte occupazione. Ad aprile prosegue la crescita già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021. Tuttavia rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali. In crescita anche il numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) con il tasso di disoccupazione che sale al 10,7% (+0,3 punti) mentre tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti).

La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni mentre diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+0,3 punti), tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti). Ad aprile, rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a -138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2% (-0,3 punti).

Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4%, con una diminuzione di 83mila unità. Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8%, pari a +120mila) a fronte di un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità).  Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali. Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3%, pari a -932mila), che ad aprile 2020 avevano registrato, invece, un forte aumento.

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