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Cognati gambizzati, dal carcere ai domiciliari i presunti responsabili

Calabria

Cognati gambizzati, dal carcere ai domiciliari i presunti responsabili

Il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha riqualificato il reato di tentato omicidio in quello di lesioni aggravate dall’uso di un’arma

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VIBO VALENTIA – Passano dal carcere agli arresti domiciliari Vincenzo Porretta, 47 anni, e Antonio Ciliberto, 38 anni, entrambi di Vibo Valentia, destinatari di un fermo di indiziato di delitto della Procura con l’accusa di duplice tentato omicidio nei confronti dei cognati Aldo Barbieri e Pietro Perugini. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, non ha infatti convalidato il fermo e ha riqualificato il reato di tentato omicidio in quello di lesioni aggravate dall’uso di un’arma.

Ciliberto e Porretta, dal carcere agli arresti domiciliari

La riqualificazione del reato ha portato il gip ad emettere la più gradata misura degli arresti domiciliari e quindi Vincenzo Porretta e Antonio Ciliberto hanno lasciato il carcere di Vibo. Nei loro confronti anche le contestazioni di concorso in detenzione e porto illegale di arma da fuoco e spari in luogo pubblico.

Cinque in totale i colpi che sarebbero stati esplosi da Antonio Ciliberto contro Aldo Barbieri e Pietro Perugini che sono stati feriti alle gambe. Vincenzo Porretta, titolare di un panificio a Portosalvo (nei cui pressi si è verificata la sparatoria), è invece accusato di aver incitato Ciliberto a prendere la pistola e sparare. Porretta e Ciliberto si sarebbero determinati ad aprire il fuoco dopo un’ipotizzata aggressione nei loro confronti da parte di Barbieri e Perugini, entrambi di Pannaconi di Cessaniti.

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