Provincia
Tragedia in Sila, fermi anche gli impianti di Camigliatello. Serve un nuovo incarico
Lorica sotto sequestro, mente la funivia di Camigliatello rimane temporaneamente chiusa in attesa della nomina di un nuovo Direttore di Esercizio
COSENZA – La tragedia in Sila, con la morte del direttore degli impianti di risalita Alessandro Marcelli, avvenuta domenica a Lorica durante un controllo di routine, ha gettato nello sconforto e nel dolore familiari, amici e colleghi dell’ingegnere, descritto da tutti come professionista stimato e vero uomo di lavoro. In attesa dell’esito dell’autopsia, la famiglia di Alessandro Marcelli e i dirigenti di Ferrovie della Calabria hanno espresso il desiderio che la camera ardete venga allestita nei locali della Calabro-Lucana a Cosenza. Intanto gli impianti di Lorica restano chiusi perchè la Procura della Repubblica di Cosenza che ha aperto un fascicolo e disposto il sequestro della cabinovia per consentire tutti gli accertamenti tecnici necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Cosenza e della stazione di Casali del Manco. Un evento drammatico che rischia di sancire la fine anticipata della stagione invernale.
Ma da due giorni sono fermi anche gli impianti di risalita a Camigliatello. L’Arsac è stata tempestata di telefonate e chiarimenti da parte di tantissime persone sul perchè, anche a Camigliatello, l’impianto a fune sia fermo proprio in un periodo in cui la neve certo non manca così come i turisti. E la stessa Arsac ha risposto specificando che le stazioni sono chiuse entrambe ma, come ovvio, per motivi totalmente diversi. Camigliatello rimane temporaneamente chiusa in attesa della nomina di un nuovo Direttore di Esercizio, figura fondamentale per l’apertura perchè Marcelli era anche direttore della funivia di Camigliatello. La gestione dell’impianto di risalita compete all’Esercente, in questo caso alla Regione Calabria, con una sua azienda che è l’Arsac. La direzione tecnica è affidata al Direttore di Esercizio, figura nominata dell’esercente, previo rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza da parte dell’USTIF (ufficio speciale trasporto impianti fissi), con sede a Bari.
Figura rappresentata fino a ieri dal compianto ingegnere Alessandro Marcelli. Senza il Direttore di Esercizio, nessun impianto appartenente a categoria B1 e superiori, può essere in pubblico esercizio. Quindi, l’impianto non potrà andare in funzione fino a quando non verrà incaricato un nuovo direttore di esercizio e, fa saperer ancora l’Arsac -tutto ciò non dipende ne dà Arsac e ne dai suoi operatori”.



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