Area Urbana
Rende, il “Gioacchino Da Fiore” diventa la prima scuola completamente accessibile
Il Liceo Classico e Coreutico di Rende diventa il primo edificio scolastico sul territorio ad abbattere ogni barriera archittettonica
RENDE (CS) – Dopo mesi di progetti e lavori, si sta per aprire finalmente un nuovo capitolo per tre giovani socie dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione provinciale di Cosenza. Infatti, grazie ad un’ampia e concreta azione di sensibilizzazione sul territorio si è giunti ad un risultato storico: il Liceo Classico e Coreutico Gioacchino Da Fiore di Rende sta per diventare il primo edificio scolastico completamente accessibile sul territorio.
«Accessibilità non è semplicemente costruire una rampa. Accessibilità significa abbattere ogni barriera architettonica e senso percettiva mediate l’impianto di percorsi tattilo-plantari, mappe in rilievo e altri indicatori visivi. Significa cioè consentire ai disabili sensoriali, come i ciechi e gli ipovedenti, di spostarsi all’interno della scuola in completa autonomia», spiega l’ingegnere Giovanni Bilotti, Presidente della Commissione Accessibilità dell’UICI di Cosenza e dell’organizzazione di volontariato S.A.M.  Basti pensare che in Italia, stando al rapporto Istat del 2020, solo il 18% delle scuole dispongono di almeno un ausilio senso-percettivo volto a favorire l’orientamento all’interno del plesso; e questo dato peggiora significativamente quando si guardi alla Calabria (10,5%).
A questo risultato si è pervenuti dopo mesi di progettazione e di duro lavoro da parte di una compagine istituzionale e non che ha visto la partecipazione della Commissione Accessibilità dell’UICI di Cosenza, del liceo destinatario dell’intervento, in particolar modo nella persona della preside Maria Gabriella Greco, e dell’ente Provincia di Cosenza.
Scuola accessibile significa «autonomia, indipendenza e libertà »
«Siamo abituati ad un certo tipo di esterofilia che ci porta a guardare agli altri paesi come esempi di modernità , civiltà e progresso. Tuttavia ci dimentichiamo che la base del successo di quei paesi che tanto vorremmo emulare, sta proprio nella promozione di un forte progresso culturale, prima ancora che di altro genere; e l’accessibilità a tutti delle strutture corrisponde proprio alla cifra di quel progresso che vorremmo imitare», afferma Roberto Crocco, Vicepresidente della sezione provinciale dell’UICI di Cosenza, il quale in ultimo chiosa: «Per molti l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali potrebbe non significare nulla, per noi ha il significato di autonomia, indipendenza e dunque libertà . Ma per tutti dovrebbe trattarsi di una questione di civiltà ».
Oggi c’è da festeggiare, nella comune speranza di tutti cittadini che questo non sia un caso isolato, ma il primo di tanti passi che da Rende possano raggiungere e percorrere di tutti i confini della Calabria che tanto pretende quel “progresso†a cui faceva riferimento il Vicepresidente dell’UICI di Cosenza.



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