Calabria
A “Chi l’ha visto” i figli di Vincenza Ribecco: “nostro padre deve pagare”
Uccisa l’8 marzo, a trovarla in un lago di sangue il figlio che le aveva portato la mimosa e un biglietto per dire a lei, sua madre, che era la donna più importante della sua vita
SAN LEONARDO DI CUTRO (KR) – E’ un racconto devastante e intriso di dolore quello dei due figli di Vincenza Ribecco, durante lo speciale del programma “Chi l’ha visto” andato in onda ieri sera. La donna, sessantenne, è stata uccisa 4 mesi fa, a colpi di pistola, dall’ex marito, un uomo violento e ossessivo, che ha reso la vita impossibile a tutta la sua famiglia strappando l’amore di una mamma ai suoi figli che ora sono rimasti soli. Lui è Alfonso Dattilo, 69 anni, reo confesso. Le parole dei suoi figli sono strazianti nel ricordo della madre e inflessibili nella condanna al padre.
Il figlio, che viveva con la donna, racconta le giornate al parco giochi quando erano piccoli e i sacrifici della mamma che “ha dedicato la vita per noi”. “Era la persona più bella di questo mondo, era bravissima, faceva tutto per noi. Andava a lavorare perché lui non ci andava. Ci comprava i vestiti”. “Quel giorno avevo appuntamento con una ragazza e avevo comprato due mazzetti di mimosa. Ricordo che mamma aveva preparato da mangiare e quando le dissi che sarei uscito era persino rimasta male”. Lui l’aveva rassicurata dicendole “mamma quando torno, mangio quello che hai preparato. Quando sono tornato l’ho trovata in un lago di sangue” racconta piangendo.
A prendere la parola poi, la figlia di Vincenza, che ha raccontato come sua mamma “prima di sposarlo non sapeva che era un delinquente, che aveva già provato a rapinare, aveva già accoltellato gente… mia mamma è una di quelle donne che è sempre stata attaccata dalla vita, non ha mai visto niente dalla vita, non sapeva cosa vuol dire un ristorante, non sapeva cosa vuol dire comprare delle scarpe buone… Lui era il classico tipo che andava a lavorare, guadagnava i suoi soldi e poi il fine settimana andava al casinò”.
La figlia piange insieme al fratello, e racconta ancora di una gelosia morbosa quanto ingiustificata del padre nei confronti della madre: “Quanto tornava a casa, mia mamma ci accompagnava a scuola, e lui faceva casini perché immaginava, pensava che ci portasse a scuola e venivano gli uomini… e guai negarlo. L’ha sempre picchiata, e se mi portava al parco giochi, e trovava un tipo seduto sulla panchina che guardava la figlia, pensava che questo stava con mia mamma. La pestava di botte davanti a noi. Mia mamma per il bene nostro, non il suo, non lo ha mai lasciato”. Poi lo straziante appello a tutte le donne a denunciare affinché ciò che è accaduto a sua madre non accada ad altre: “al primo schiaffo, al primo insulto, lasciateli”.
VIDEO INTERVISTA QUI



Social