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Stop animali nei circhi, entro nove mesi potrebbe essere vietato il loro utilizzo

Italia

Stop animali nei circhi, entro nove mesi potrebbe essere vietato il loro utilizzo

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la nuova legge delega in materia di spettacolo che porterà a una graduale messa al bando dello sfruttamento degli animali nei circhi e nelle esibizioni itineranti

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COSENZA – In Italia si va verso lo stop all’utilizzo di animali selvatici nei circhi e per esibizioni. Era il 2017 quando alla Camera molti deputati esultavano per l’approvazione del ddl per il «graduale superamento» dell’uso degli animali nei circhi italiani. Il governo aveva dodici mesi di tempo per attuare la legge. Cinque anni dopo, la Camera dei Deputati approva in via definitiva la nuova Legge sullo spettacolo con cui promette entro nove mesi di fare un Decreto Legislativo attuativo per porre fine all’uso degli animali nelle attività circensi e adeguarsi al resto d’Europa. L’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi è dunque da anni tema di discussione da anni e in tanti paesi questa pratica è stata già eliminata. Per la gioia degli animalisti e di tutti quelli che da anni si battono per questa causa e contro lo sfruttamento degli animali, ora c’è una concreta speranza e sono già 23 gli Stati membri che hanno introdotto un divieto totale o parziale dell’impiego di animali selvatici.

La legge Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo (AC 3625-A) contiene al suo interno (articolo 2, comma 1) chiari riferimenti agli animali utilizzati nelle esibizioni circensi e itineranti; l’obiettivo è arrivare a uno stop del loro impiego all’interno di queste attività. Nel testo si sottolinea che “gli animali selvatici nei circhi sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura e, sebbene alcuni di essi siano allevati in cattività da decine di generazioni, continuano comunque a seguire il comportamento tipico dei loro omologhi selvatici”. Alla luce di questa premessa, si evidenzia che “il benessere degli animali selvatici è sempre gravemente compromesso”.

Il caso di Maida

Intanto in Calabria è ancora in pericolo di vita la domatrice ferita da un elefante che, secondo una prima ricostruzione  sarebbe stata colpita con le zanne dall’animale e scaraventata. Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri di Girifalco. L’operatrice 46enne del Safari Park di Maida resta ricoverata in rianimazione a Catanzaro dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all’addome ma le sue condizioni restano gravi.

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