Area Urbana
Consiglio comunale approva aggiornamento normativo e integrazione del Piano di Protezione Civile
COSENZA – Il Consiglio comunale ieri pomeriggio ha approvato all’unanimità, con il voto favorevole di 21 consiglieri, l’aggiornamento normativo e l’integrazione del Piano di Protezione Civile. Quest’ultimo, è stato l’unico punto all’ordine del giorno ad essere discusso nella sedutaa seguito della richiesta, formulata in apertura dal capogruppo di Franz Caruso Sindaco, Ivan Commodaro, che ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno, accolta dall’aula, di spostare in testa la discussione sul punto 5. Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati rinviati, su richiesta del capogruppo del PD, Francesco Alimena, data l’assenza del Sindaco Franz Caruso per sopravvenuti impegni. La richiesta di rinvio è stata approvata con 19 voti favorevoli e due contrari (Bianca Rende e Francesco Luberto).
Il civico consesso era chiamato a discutere su diversi punti tra cui la proposta di istituire un fondo di aiuti dedicato alla messa in sicurezza della viabilità del centro storico in risposta agli eventuali eventi atmosferici caratterizzati da allerta arancione, il potenziamento della sicurezza e del controllo sul territorio e la chiusura del Servizio Economato del Comune. E ancora l’interrogazione dei consiglieri Bianca Rende e Francesco Luberto, relativa all’utilizzo di somme vincolate.
Aggiornamento normativo e integrazione del Piano di Protezione Civile
A relazionare, l’assessore alla Protezione civile Veronica Buffone: “Oggi il Consiglio comunale è chiamato ad approvare uno dei più importanti documenti di cui un Ente è tenuto a dotarsi e che è chiamato ad aggiornare costantemente. Il Piano di Protezione Civile è, infatti – ha detto ancora Veronica Buffone – uno strumento conoscitivo essenziale e indispensabile per attivare interventi a tutela dell’incolumità pubblica, inglobando l’insieme di tutte le procedure operative e di intervento volte a fronteggiare una qualsiasi o diversificata calamità attesa sul territorio”.
L’Assessore Buffone ha poi ricordato che “l’aggiornamento e l’integrazione del Piano di protezione civile della città di Cosenza è stato realizzato dal Laboratorio CAMILab (Laboratorio di Cartografia ambientale modellistica idrogeologica), struttura dell’Università della Calabria, e, in particolare, dal DIMES (Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica). Il CAMILAB – ha aggiunto – è il Centro di Competenza anche del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel lavoro di aggiornamento – ha proseguito l’Assessore Buffone – è stata seguita la procedura fissata dalle nuove Linee Regionali approvate nel 2019, e dalla Guida alla compilazione delle schede tecniche del piano di protezione civile comunale e intercomunale, fornita ai Comuni dalla Regione Calabria nel 2020. Si è tenuto anche conto della Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2020 recante “” e per tale motivo il nostro territorio sarà suddiviso tra aree d’attesa e di ricovero diversificate in COVID e NON COVID”.
Veronica Buffone ha, inoltre, evidenziato l’ulteriore normativa di cui si è tenuto conto nel Piano, vale a dire la Direttiva attinente il Sistema di allertamento regionale per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico in Calabria, approvata nel 2017. “Questo fa sì – ha sottolineato l’assessore, titolare della delega alla Protezione civile – che il nostro Piano rappresenti il primo documento aggiornato alla nuova normativa di riferimento e pertanto fa di Cosenza una best practice per tutto il resto del territorio calabrese. La necessità di aggiornamento del Piano di Protezione civile comunale alle normative richiamate – ha proseguito Buffone nel suo intervento – assume poi carattere indifferibile, attesa anche la particolare, importante e strategica situazione territoriale del comune di Cosenza. Cosenza è, infatti, comune di riferimento di un contesto territoriale più vasto nel quale confluiscono i comuni di Carolei, Castrolibero, Cerisano, Dipignano, Domanico, Mendicino, Rovito e Zumpano, per una popolazione complessiva pari a 104.463 unità”.
L’assessore Buffone ha, inoltre, elencato altre particolarità per sottolineare l’importanza dell’odierna approvazione da parte del civico consesso evidenziando come Cosenza sia Centro di Coordinamento Soccorsi, presso la sede della Prefettura di Cosenza. E’, inoltre, centro COM, Bacino idrografico CRATI, zona sismica di prima categoria (associata alla pericolosità più elevata) e Sede provinciale dell’UOA della Protezione civile della Regione Calabria, oltre che Presidio Ospedaliero. Ancora, ha ricordato la recente costituzione da parte del Comune delle Unità Tecniche mobili comunali “che – ha detto – una volta approvato il Piano, avranno piena operatività per le attività di presidio del territorio, essendo il piano anche uno strumento di riferimento per l’individuazione dei punti critici da monitorare e i punti di osservazione per i tecnici, gli operatori comunali e i volontari che ne faranno parte”.
Negli aspetti significativi del Piano l’assessore ha indicato anche la digitalizzazione del Piano “che oggi è intuitivo e di facile utilizzo per la popolazione e gli uffici competenti grazie alle diverse modalità di lettura” (cartaceo e digitale). Con riferimento alla versione digitale, Buffone ha richiamato il webgis, il geoportale comunale, esteso per l’Amministrazione e gli operatori, ed uno, sempre sulla piattaforma webgis, meno esteso per la popolazione che potrà individuare in modo veloce le aree di attesa e le aree di ricovero più vicine da raggiungere in caso di calamità. Veronica Buffone si è poi soffermata sulla suddivisione del Piano in cinque sezioni: la prima che riguarda l’inquadramento generale del territorio, la seconda che afferisce agli scenari di evento e di rischio, la terza che riassume l’organizzazione del sistema locale di protezione civile, per finire con la sezione quarta e quinta, riguardanti, rispettivamente, il modello di intervento e gli aspetti della formazione e informazione.
“Ognuna delle sezioni menzionate – ha detto ancora l’assessore Buffone – è a sua volta suddivisa in moduli utili ad individuare punti critici, punti di osservazione, eventi, rischi, normative di riferimento, scenari di danno notturno e diurno, schede tecniche e cartografie necessarie al riconoscimento del territorio e delle attività da predisporre in caso di evento, oltre alle aree di ricovero, di attesa, suddivise tra pubbliche e private, che interessano, ovviamente, l’intero territorio comunale”. Veronica Buffone ha ritenuto inoltre importante ricordare che il Centro Camilab, oltre alla redazione di ogni singola sezione, ha provveduto, ai fini dell’incolumità pubblica e del migliore aggiornamento e operatività del Piano, allo studio della vulnerabilità degli edifici, soprattutto pubblici, e quelli del centro storico, con metodologia speditiva. In corrispondenza di ogni scenario è stata poi redatta una cartografia del danno intrecciando vulnerabilità degli edifici e pericolosità, in funzione della gravità dell’evento.
Un passaggio della sua relazione, l’assessore alla protezione civile lo ha dedicato al fatto che Cosenza è anche la città dei fiumi con ben quattro corsi d’acqua visibili (il Busento, il Crati, il Campagnano e Jassa) e i diversi tratti intubati del reticolo fluviale che attraversano il centro cittadino, tra i quali il canale Liguori che per Veronica Buffone “è quello più importante e conosciuto”. Il Piano tiene inevitabilmente conto del rischio idrogeologico e alluvioni, attraverso la mappatura delle aree più esposte, in corrispondenza di ogni corso d’acqua con edifici e infrastrutture a rischio.
“Uno degli aspetti peculiari del Piano di protezione civile predisposto per la città di Cosenza – ha rimarcato ancora Veronica Buffone avviandosi alla conclusione – è l’attenzione rivolta all’eventualità che la calamità possa accadere, mentre è ancora attiva l’emergenza derivante dal COVID 19. Una questione – questa – puntualmente indagata anche con riferimento alla più generale esigenza della tutela dei soggetti fragili nelle diverse fasi operative del piano e che costituisce un aspetto importante dell’Organizzazione del Sistema Locale di Protezione Civile”. Un riferimento finale l’Assessore lo ha rivolto all’attività di formazione e informazione prevista nella sezione 5 del Piano. Per Buffone “le attività per l’informazione alla popolazione sono fondamentali ai fini del raggiungimento di un’adeguata capacità di risposta del sistema di Protezione civile e una conseguente riduzione del rischio legato agli eventi calamitosi.
Al Piano sarà affiancata una massiccia campagna informativa che includerà:
– un’informazione preventiva, da avviare in fase ordinaria per una maggiore preparazione della popolazione in caso di evento, e a tutti i soggetti e operatori interessati tra i quali sono da ricomprendere altri Enti e Autorità;.
– e un’informazione in emergenza, con la messa a punto del sistema per l’allertamento e la comunicazione con la popolazione, in caso di calamità.



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