Italia
Alfredo Cospito, la Procura chiede la pena dell’ergastolo per l’anarchico
TORINO – Ergastolo per l’anarchico Alfredo Cospito. È la richiesta fatta dalla Procura generale nel processo d’appello bis, ripreso oggi a Torino, per le azioni della presunta organizzazione terroristica Fai-Fri.
La causa è dedicata al ricalcolo della pena per uno solo degli episodi contestati, l’attentato – il 2 giugno 2006 – alla scuola Allievi carabinieri di Fossano nel cuneese. In aula l’accusa è stata sostenuta dai pg Francesco Saluzzo e Paolo Scafi. «Non si posso ravvisare i requisiti della “lieve entità”. Cospito non merita sconti». ha detto in particolare il pg Saluzzo, sottolineando che se l’attentato a Fossano non ebbe “l’effetto voluto, che era colpire un numero indeterminato di carabinieri, fu solo per un caso”. “La Corte costituzionale – ha aggiunto – ha aperto la strada alla possibilità di bilanciare attenuanti e aggravanti anche per il reato di strage politica. Ma nessuno di noi è obbligato a praticare sconti che non siano dovuti. E Cospito non merita nulla”. Per l’imputata Anna Beniamino, detenuta nel carcere di Sanremo, la richiesta è stata di 27 anni e un mese di reclusione.
Cospito “41 bis trattamento incostituzionale”
«Il 41 bis che mi avete inflitto è un trattamento sanzionatorio incostituzionale che contraddice le vostre stessi leggi, che stravolge il senso stesso della mia carcerazione imponendomi la censura insensata che limita il mio diritto alla difesa — ha detto Cospito nelle su dichiarazioni spontanee. È evidente a tutti – ha aggiunto – come la mia vicenda processuale sia stata usata come una sorta di clava da parte politica, il governo, contro un’altra parte politica, la cosiddetta opposizione».



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