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Cosfit “la protesta di ieri non rappresentava tutte le imprese funebri calabresi”

Calabria

Cosfit “la protesta di ieri non rappresentava tutte le imprese funebri calabresi”

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COSENZA – Il portavoce del Comitato Spontaneo Cosfit, Rocco Caliò e tutte le imprese che ne fanno parte e che han sostenuto l’istanza pro legge r. n. 38/2023, le stesse imprese che da anni seguono le dinamiche del settore funebre Calabrese e nazionale, esprimono la vicinanza e il pieno sostegno all’On.le Peppe Neri, politico integerrimo, che ha dato ascolto a tutti coloro che con educazione e rispetto si sono posti nei confronti della Politica e della LegalitĆ , lo stesso che ha subito vili denigrazione tramite articoli, video Facebook e tic toc, alcuni prontamente eliminati, che denigravano la sua persona e il suo lavoro, e non meno la mia persona.

Quello di ieri ĆØ stato un episodio legittimo, come ogni manifestazione di disaccordo, ma imbarazzante per l’intero settore, 9 carri, 10 furgoni e 5 ambulanze hanno manifestato contro la legge in essere, divulgando di essere rappresentati di tutte le imprese calabresi, cosa non vera, e smentita giĆ  dallo stesso On.le Neri, infatti noi prendiamo le distanze da quanto avvenuto ieri di fronte il Consiglio Regionale, le stesse persone che hanno battagliato in questi ultimi sei mesi, che vedevano nella proposta di legge n. 264 all’art. 6, accettate gran parte delle loro “legittime” richieste, tra quali la diminuzione dei metri di distanza delle case funerarie dai cimiteri e dalle strutture sanitarie, requisiti tecnici più basici per le nuove strutture, Ā l’inserimento dei terreni edificabili e delle strutture acquistate prima del 31/12/2023, l’esternalizzazione della sala commiato fuori la casa funeraria, con le metrature che lo stesso Presidente funerCalabria aveva esposto in un suo video poi eliminato, di 70 mq circa, dunque tante cose che erano state richieste dalle stesse imprese manifestanti, che a mio pensiero a questo punto non sapevano neppure perche manifestavano, trovandosi a far rinviare il tutto a data da destinarsi.

La Cosfit aveva dato pieno sostegno a queste variazioni, ma forse maliziosamente l’intento era un altro, infatti si cercava di portare emendamenti contrastanti con le leggi regionali di altre Regioni d’Italia, e con l’attuale Proposta di Legge Nazionale n. 1222 depositata presso la Camera dei Deputati a firma LEGA, che vede una dei proponenti dell’iniziativa la Senatrice calabrese, Simona Loizzo, infatti la funerCalabria chiedeva di permettere l’esposizione delle salma a cassa aperta nelle sale commiato, cosa in contrasto con le norme nazionali sanitarie vigenti, DPR 14 gennaio 1997, e in contrasto con la giurisprudenza regionale degli ultimi anni, tanto ĆØ che nella Lombardia la sala del commiato esiste solo come elemento di casa funeraria e non come struttura autonoma, cosa che la regione Calabria stava per concedere agli stessi. Pertanto chiediamo al presidente Mancuso di sostenere la linea che il suo partito a livello Nazionale sta portando, senza dare segno di cedimento.

Ma oltre ciò ulteriore richiesta era quella di eliminare il personale da presentare in Scia, che non prevede assolutamente contratti continuativi, dunque possibili per tutti coloro che vogliono fare imprese anche se in piccole realtĆ , e la richiesta di fare certificazione Uni Iso a tutte le imprese Calabresi, e su questo punto mi trovo d’accordo, perchĆ© ĆØ corretto che tutte le imprese abbiano stessi requisiti sul piano di certificazione di qualitĆ . Concludo dando pieno sostegno all’On.le Peppe Neri che fin troppe denigrazioni ha dovuto subire per il nostro settore, il territorio c’ĆØ, c’ĆØ sempre stato e ci sarĆ  al fianco di chi vuol fare crescere e dare regole giuste alla nostra amata terra.

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