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La stupra per anni filmandola con il tablet, arrestato 17enne
CROTONE – La teneva sotto scacco da almeno tre anni.
L’intervento della polizia ha rotto l’incubo di una giovane studentessa crotonese. Da prima che compiesse 14 anni la ragazza frequentava il coetaneo che sin da subito si è rivelato essere il suo aguzzino. O meglio sin dal compimento del suo quattordicesimo compleanno. Un giorno speciale trasformato nell’inizio della tragedia di un amore adolescenziale. Proprio quel giorno, ha confessato la diciassettenne alle autorità giudiziarie, M. A. la avrebbe costretta sotto minaccia ad avere un rapporto sessuale nonostante avesse accusato poche ore prima un forte malessere. Per la giovane fu l’inizio della fine. Si aprì un turbinio fatto di botte, terrore e stupri. Violenze ripetute giorno dopo giorno in un crescendo di crudeltà. Il ragazzino, adesso in custodia cautelare presso una comunità per minori, avrebbe quindi preteso da quel momento che la sua ‘donna’ si concedesse dove, come e quando lui ne avesse voglia. Senza se e senza ma. Altrimenti la avrebbe picchiata selvaggiamente. Come accadde nel pieno centro di Crotone ad Aprile quando l’intervento della squadra mobile rese possibile l’avvio delle indagini. Segnalata l’aggressione dai passanti gli agenti avrebbero trovato sul posto una giovane donna e la figlia minorenne, la quale, poco prima, era stata aggredita, picchiata e ingiuriata dall’ex fidanzato, pure minorenne. Alla ragazza i medici del pronto soccorso crotonese riscontrarono un trauma cranico ed una contusione alla coscia destra e riuscirono con il tempo a convincere la giovane a raccontare loro quanto le accadeva, ricostruendo la vicenda. Una vicenda tristemente violenta. La diciassettenne avrebbe quindi raccontato le angherie subite fino a rivelare che il suo fidanzatino fosse arrivato a sequestrarla rinchiuderla in una stanza e minacciarla con una pistola. Nate da banali questioni di gelosia le aggressioni sempre più frequenti nel corso degli anni divennero l’escamotage per costringere la ragazzina a farsi filmare con il tablet durante i rapporti. O il video, o le botte. Oggi l’arresto chiude la spirale di angoscia nella vita della giovane crotonese. Gli inquirenti informano che sono in corso altre indagini per accertare che la situazione non sia stata tenuta allo scuro dalle persone vicine alla giovane coppia. In tal caso M. A. non sarebbe l’unico a dover rispondere dei reati di stalking, violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona.



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