COSENZA – Parte anche in Calabria la banca dati delle strutture ricettive. Insieme a Puglia, Veneto e Abruzzo la nostra è la quarta regione italiana incaricata di avviare la sperimentazione della banca dati nazionale delle strutture ricettive, degli immobili in locazione breve e per finalità turistica. Le strutture saranno inserite nella Banca Dati Strutture Ricettive (Bdsr). Un progetto promosso dal Ministero del Turismo, per avere una mappatura completa degli immobili che hanno destinazione turistica, si pone l’obiettivo della pubblicità trasparenti degli stessi e consentire alle strutture calabrese censite di ottenere oltre al CIR (codice identificativo regionale) anche il CIN (codice identificativo nazionale) a garanzia di un alto standard qualitativo e a tutela del fruitore e come da decreto Ministeriale.
Il Codice identificativo nazionale
Un progetto importante perché tutte le strutture dovranno avere oltre il CIN anche il CIR, con un controllo costante e una verifica degli standard qualitativi. Anche chi affitterà un appartamento per locazioni breve dovrà essere dotato di questo codice identificativo nazionale, che permetterà di avere standard qualitativi più alti e servizi di qualità che potranno così soddisfare i turisti ed evitare agli stessi di prendere delle “fregature” o prenotare al buio. Il CIN dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui sono collocati gli appartamenti o le strutture e andrà indicato in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato.
In Calabria la banca dati delle strutture ricettive
La nuova banca dati servirà anche a raccogliere informazioni dettagliate sul turismo regionale da utilizzare a fini statistici, per adeguare l’offerta turistica alle richieste del mercato. Da oggi i cittadini calabresi possono accedere, tramite Spid o Cie, all’apposita piattaforma online e richiedere il Codice Identificativo Nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili.
La BDSR è uno strumento che implementa, tramite meccanismi di interoperabilità, il coordinamento informativo tra i dati dell’amministrazione statale e territoriale ed è volto a fornire una mappatura degli esercizi ricettivi su scala nazionale, anche utile al contrasto di forme irregolari di ospitalità.
Le informazioni contenute nella banca dati riguardano, tra l’altro:
- tipologia di alloggio
- ubicazione
- capacità ricettiva
- soggetto che esercita l’attività ricettiva
- codice identificativo regionale, ove adottato, o codice alfanumerico univoco.
Nella fase di avvio sperimentale non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi con un ampio margine di anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo. Le disposizioni inerenti alla Bdsr saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1 settembre 2024. In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi agli obblighi correlati al Cin.