COSENZA – #senontiportononparto, è il filo conduttore del nuovo spot della Polizia di Stato contro l’abbandono degli animali diffuso sui propri canali social e sul sito istituzionale. L’obiettivo è quello di combattere questo odioso fenomeno che, soprattutto durante la stagione estiva, complici le vacanze con annesse partenze, fa registrare un forte aumento di casi.
Tutto questo è evitabile con un semplice e doveroso gesto d’amore: non abbandonarli ma portarli con sé. E chi dovesse vedere l’abbandono di un cane è sufficiente che chiami i numeri d’emergenza per avvisare le Forze dell’Ordine. Basta veramente poco: non partire senza di loro.
Gianluca Romiti, Dirigente della Polizia Stradale illustra alcuni elementi importanti innanzitutto partendo dai numeri: “l’Enpa quantifica 127 abbandoni ogni giorno; fenomeno pericolosissimo anche per la circolazione stradale. Immaginate che l’intervento più complesso per una pattuglia della Polizia stradale è proprio quello degli animali vaganti. Ricordiamoci però – spiega Romiti – che non è soltanto un fenomeno odioso, incivile e immorale, ma è anche penalmente rilevante, tanto che il codice penale punisce due condotte: l’abbandono degli animali e il loro maltrattamento”.
In viaggio
Romiti spiega poi come devono essere trasportati i nostri amici a quattro zampe in caso di un viaggio in auto verso le località di villeggiatura, in tutta sicurezza: “un singolo animale domestico può essere trasportato nell’abitacolo, libero a patto che non interferisca con le attività di guida del conducente. Più di un animale invece, deve essere necessariamente trasportato nel vano posteriore dotato di apposita griglia o rete divisoria, altrimenti i più classici trasportini“.
“La considerazione nei confronti degli animali negli ultimi anni è profondamente cambiata. Si è preso atto – spiega il dirigente della Polstrada – che gli animali sono esseri senzienti, in grado di provare stress, paura, dolore fisico, tanto che nel caso di incidente che li vede coinvolti, è fatto obbligo per i conducenti di fermarsi e prestare loro soccorso. Chiaramente nei limiti delle proprie capacità e attivando il numero di soccorso sanitario”.