COSENZA – Dal caldo anomalo al primo freddo della stagione. La Calabria, così come le estreme regioni meridionali, da due settimane si trovano sotto il dominio di un robusto anticiclone africano. L’alta pressione, che si estende fino alle nazioni del Nord Europa, ha praticamente cancellato l’autunno portando temperature fuori stagione, giornate piene di sole con la totale assenza di precipitazioni, che continuano a gravare sulla pesante emergenza siccità. Situazione climatica da fine estate, che ha spinto in molti, nell’ultimo ponte, a scegliere le spiagge per una giornata di sole ed un ultimo tuffo.
Infiltrazioni di aria umida: nel weekend alche pioggia
Situazione meteo che, al momento, resta di stallo con poche e significative variazioni per almeno una settimana, fatta eccezione per la Sicilia e il Sud della Calabria dove sono previste delle precipitazioni per il fine settimana, a causa dell’infiltrazioni di aria umida atlantica che scalfirà il promontorio anticiclonico. Qualche rovescio potrebbe interessare anche alcune zone del Tirreno.
Il tutto in un contesto ancora assolutamente mite con le temperature massime vicino ai 25/26 gradi, mentre al mattino presto e la notte scendono anche di 10/12 gradi. Un configurazione tipica laddove agisce l’alta pressione, con un notevole scambio termico dovuto anche ai cieli sereni: mite di giorno, freddo umido di notte e al primo mattino. Al Nord, invece, la presenza dell’alta pressione sta provocando la presenza di nebbie persistenti anche per la scarsa o nulla ventilazione come mostrano anche le immagini Sat.
Svolta a metà novembre: ecco il freddo artico, crollo delle temperature
Ma intorno alla metà del mese, ecco l’atteso ribaltone, con un vero e proprio stravolgimento: dal caldo fuori stagione di queste ultime settimana ad un primo assaggio d’inverno su gran parte del Paese, con il possibile arrivo di aria artica dall’Europa orientale che dai Balcani, arriverebbe sul nostro Paese portando un deciso calo delle temperature.
Una dinamica tipica delle stagioni invernali, ma che negli ultimi anni si verifica spesso anche in autunno. Aria fredda artica associata ad una goccia fredda che, con moto retrogrado, colpirà buona parte dell’Italia portando venti freddi da Nord, precipitazioni e prime nevicate sugli Appennini. Al momento si tratta di una proiezione e non è possibile capire l’esatta traiettoria. Di sicuro, come mostrano da giorni i modelli matematici, passeremo da un estremo ad un altro con una seconda metà del mese con temperature decisamente più consoni al periodo.