Calabria
Domani i funerali di Roberto Falvo, l’operaio 53enne morto ieri. Lavia “Calabria da zona rossa in termini di sicurezza»
LAMEZIA TERME (CZ) – Si svolgeranno domani pomeriggio nella Chiesa di San Giovanni Calabria, a Lamezia Terme, i funerali di Roberto Falbo l’operaio di 53 anni morto ieri cadendo da un’impalcatura in una fabbrica per la produzione di mangimi. Falbo, che era un dipendente, é deceduto sul colpo ed a nulla sono valsi i soccorsi prestatigli dal personale del 118. Stando a quanto trapelato Falbo si trovava sul tetto del capannone per pulire alcuni pannelli solari. L’uomo è precipitato da un’altezza di nove metri. Su questo aspetto si stanno concentrando le indagini dei carabinieri che hanno ascoltato il proprietario della fabbrica per capire le esatte mansioni dell’operaio e stabilire eventuali responsabilità.
Sul corpo dell’uomo non è stato disposto l’esame autoptico come ipotizzato in un primo momento, visto che sono apparse evidenti le cause della morte dovuta alla caduta e al conseguente urto violento della testa. Falvo, che lascia una moglie e due figli, è il quarto calabrese che muore per un incidente sul lavoro in poco meno di tre mesi con un numero in aumento rispetto allo scorso anno
Lavia (CISL) “Una situazione intollerabile”
E proprio su questa lunga scia di sangue e di morti bianche è intervenuto il segretario generale della Cisl calabrese Giuseppe Lavia che chiede azioni decise e un potenziamento dei controlli sui luoghi di lavoro «La vita di un operaio, Roberto Falbo, spezzata, una famiglia e una comunità affrante dal dolore, alle quali esprimiamo cordoglio e vicinanza. Una Calabria da ‘zona rossa’ in termini di sicurezza, con un numero di incidenti mortali sul lavoro in crescita rispetto all’anno precedente – afferma Lavia. “Occorre fermare questa scia di sangue, è un dovere morale».
«Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – prosegue – restano in primo piano: ‘La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona’. Occorre l’impegno di tutti perché si affermi la cultura della prevenzione. Esprimiamo, dunque, vicinanza al dolore della famiglia e insieme rabbia e indignazione per una situazione intollerabile. Urgono – conclude il segretario della Cisl Calabria – azioni decise sul potenziamento dei controlli e un coordinamento efficace delle attività degli Enti preposti e dei soggetti coinvolti”.



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