Area Urbana
Sovraindebitamento ed esdebitazione dell’incapiente, avv. Biamonte «una seconda possibilità per i debitori»
COSENZA – Il sovraindebitamento è una situazione economica in cui una persona o un’impresa si trova nell’incapacità di far fronte ai propri debiti, a causa di un eccessivo indebitamento rispetto alle proprie possibilità finanziarie. In Italia, esistono normative specifiche (Legge 3 del 2012, nota anche come “legge Salva Suicidi“) per tutelare i soggetti sovraindebitati, permettendo loro di risolvere la situazione attraverso percorsi di ristrutturazione del debito o, in alcuni casi, attraverso l’accesso alla procedura di esdebitazione.
Al Tribunale di Cosenza è attivo l’OCC – Organismo di composizione della crisi – ed è possibile accedere ad uno sportello gratuito, aperto tutti i giovedì pomeriggio, che consente alle persone di avvicinarsi a queste procedure e di avere una prefattibilità sulla loro situazione.
L’avvocato Michele Biamonte con studio a Rende, iscritto in qualità di Gestore presso l’OCC dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, ha affrontato ai microfoni di RLB il tema dell’Istituto dell’esdebitazione dell’incapiente che “rappresenta una delle più significative innovazioni introdotte dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”.
ASCOLTA L’INTERVISTA
“Questo istituto è stato pensato per offrire una seconda possibilità ai debitori, persone fisiche, che si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità economica che non potrebbero più offrire alcun ristoro ai propri creditori. La ratio di questo istituto è di evitare che, persone che si trovano in una situazione grave e irreversibile di difficoltà economica, rimangano per sempre schiacciati dai debiti senza alcuna possibilità di recupero sociale ed economico”.
Chi può essere considerato “debitore incapiente” ai fini dell’esdebitazione?
“E’ una persona fisica non in grado di offrire ai propri creditori un’utilità, diretta o indiretta, in una prospettiva futura. Deve trovarsi in una situazione di sovraindebitamento con un patrimonio nullo che non gli permetta di restituire neanche un minimo”.
Quali sono i requisiti specifici per accedere all’esdebitazione dell’incapiente?
“I debitori, dicevamo persone fisiche e non società, devono versare in uno stato di sovraindebitamento e devono avere il requisito della meritevolezza, ovvero dimostrare di non aver determinato, provocato, la loro situazione con colpa grave o con dolo. Non devono avere beneficiato dell’esdebitazione nei 5 anni precedenti e dell’esdebitazione per incapiente per almeno due volte. Infine non aver compiuto atti in frode ai creditori”.
Come si svolge la procedura per ottenere l’esdebitazione dell’incapiente?
“Si fa una istanza all’OCC che valuterà la situazione e relazionerà il giudice. Poi sulla base della relazione tutto passa al vaglio del giudice che dovrà emettere un decreto di accoglimento o di rigetto dell’istanza del debitore”.
Cosa deve fare il debitore durante il periodo di 3 anni?
“Durante questo periodo il debitore deve collaborare con il giudice e comunicare tramite l’OCC se vi sono delle sopravvenienze attive nuove. Un caso pratico è se un debitore è inoccupato e trova un’occupazione quindi dovrà comunicare che riceverà uno stipendio”.
Cosa succede se durante tale periodo il debitore riceve eredità, donazioni o altre sopravvenienze attive?
Deve subito comunicare all’OCC questa sopravvenienza attiva. Non tutta però, sarà messa a disposizione dei creditori ma solo la differenza rispetto a quanto serve alla famiglia e al debitore per mantenere una vita dignitosa”.
Quali debiti sono esclusi dall’esdebitazione dell’incapiente?
“Sono gli obblighi di mantenimento o alimenti, come ad esempio il genitore separato che è obbligato a corrispondere gli alimenti; ancora azioni amministrative di carattere pecuniario, debiti per risarcimento danni e debiti fiscali. Per questi ultimi c’è un orientamento non univoco tra i vari tribunali”.



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