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“Sfigurata” nei suoi affetti: da 4 anni violentata dal patrigno
A Scalea oggi continua a splendere il sole, nonostante tutto. 51 anni, convivente della mamma, per oltre 4 anni ha violentato la figliastra, una bambina oggi dodicenne che ha confidato il suo immane dolore ad una compagna di scuola.
E’ il coraggio della vittima che ha cercato rifugio nell’amica e quello di quest’ultima che ha raccontato tutto “liberandola” dalle catene di un padrigno orco che ha permesso al sole, di riaffacciarsi anche oggi sulla cittadina del tirreno cosentino per abbracciare una città scossa, una comunità ferita, ma, principalmente per ridare calore, questa volta vero alla semplicità ed alla purezza che continua ad avere, quella ragazza orribilmente trafitta da un amore “deviato” reclamato da quel patrigno orco: “io l’amavo”. Una bambina che già a otto anni è tradita nei suoi affetti nel luogo che dovrebbe essere più sicuro per lei: la famiglia. Com’è duro vivere in casa con un orco che non è più quello delle favole ma, uno vero che ti trovi davanti ogni volta che rimani da sola in casa o che apre di notte la porta della tua cameretta. Com’è duro oggi accettare questa situazione e continuare a guardare avanti, alla lunga vita che hai davanti con quella fiducia e quell’amore violati. Papa Francesco in questi mesi è intervenuto più volte in queste situazioni: “Vorrei assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera, ma vorrei anche dire con forza che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona umana, specialmente i bambini, che sono tra le categorie più vulnerabili, siano sempre difesi e tutelati”. Purtroppo, nonostante il grido del Papa, delle associazioni che tutelano i diritti dei minori, i nostri, ci sono sempre più bambini vittime di questa barbarie. Per Lei forse la favola della sua vita inizia solo oggi anche se difficilmente riuscirà a dimenticare l’orco di ieri. E, ogni notte che sentirà aprire la porta della sua cameretta quell’incubo ritornerà e si risveglierà la rabbia, la paura, l’isolamento, la vergogna e la confusione di oggi. Ma, per fortuna da lassù quel sole sarà capace di irradiare e riscaldare, portare luce in quella notte che domani sarà, speriamo, solo un ricordo.




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