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Tragedia di Sibari, Basta Vittime: “Durante i funerali di Chiara e Antonio Anas riprende i lavori su 106”

Ionio

LA DENUNCIA

Tragedia di Sibari, Basta Vittime: “Durante i funerali di Chiara e Antonio Anas riprende i lavori su 106”

L’organizzazione ‘Basta Vittime Sulla Strada Statale 106’ denuncia “ritardi e negligenze” sulla strada che “da troppi anni miete vittime”

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Incidente Sibari 20enni

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Dopo l’ultima tragedia avvenuta sulla statale 106 a Sibari, l’Organizzazione di Volontariato ‘Basta Vittime Sulla Strada Statale 106’  “esprime un sincero ringraziamento al Direttore Operativo, Ing. Fabio Pugliese, per l’importante contributo di sollecitazione, denuncia e pressione pubblica grazie al quale, finalmente, si è sbloccata la vicenda relativa alle interferenze che da oltre tre mesi paralizzavano i lavori della rotatoria di Calopezzati (CS) sulla Statale 106”.

“Nella giornata di ieri — la stessa in cui Cassano allo Ionio era raccolta nel dolore per i funerali di Chiara e Antonio, vittime della mancata messa in sicurezza dello svincolo di Sibari Enel S.p.A. ha rimosso tutte le interferenze, permettendo la ripresa dei lavori (auspichiamo al più presto!), di un’opera fondamentale per ridurre la pericolosità di un incrocio che ha già provocato vittime e feriti gravi. Durante l’edizione del TGR Calabria, l’Ing. Pugliese ha lanciato una provocazione: “Mi autocandido a commissario straordinario per la manutenzione ordinaria e straordinaria e per gli interventi di messa in sicurezza della Statale 106.

La Statale 106 e la “gestione disastrosa”

“Una provocazione che il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione condivide pienamente. La situazione attuale della Statale 106 è infatti il risultato di una gestione disastrosa da parte di Anas S.p.A., incapace non solo di prevenire tragedie attraverso interventi tempestivi e mirati, ma anche di recepire indicazioni e suggerimenti tecnici che avrebbero potuto salvare vite umane.

Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e tra i tanti (forse troppi), segnaliamo: Svincolo di Sibari: nessuna rotatoria realizzata dove serviva davvero, prima che Chiara e Antonio perdessero la vita. Ponte Amendolea (Condofuri): una carreggiata interdetta da 4 anni per lavori mai conclusi. Ponte Barone (Badolato): guardrail assenti nonostante richiami del Ministero. Zona Industriale di Corigliano-Rossano: lavori per la mega rotatoria mai avviati. Capo d’Armi: pericolosità delle rocce sovrastanti denunciata da anni, senza alcun intervento. Rotatorie, svincoli e gallerie sistematicamente al buio dopo poche settimane dalla riaccensione.

Una situazione complessiva inaccettabile. Per questo la nostra Organizzazione ribadisce la necessità di un piano straordinario di investimenti, sia per la manutenzione ordinaria e straordinaria sia per interventi urgenti e non più rinviabili lungo l’intera Statale 106. Non basteranno 500 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, infatti, è stato fatto drammaticamente troppo poco, e chi non agisce ora si assume una responsabilità morale nelle tragedie che continueranno a verificarsi.

Maxi blitz e sanzioni per cellulare alla guida

In questo quadro, il Consiglio Direttivo plaude alla significativa iniziativa della Polizia Stradale di Corigliano-Rossano, che nella mattinata di ieri ha effettuato un maxi blitz sanzionando decine di automobilisti colti a utilizzare il cellulare alla guida. Un’azione utile, necessaria, che non deve essere episodica: auspichiamo interventi analoghi anche a Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria e lungo tutto il tracciato della Statale 106, con un’adeguata comunicazione per accrescere la consapevolezza dei cittadini.

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” conferma il proprio impegno: nel denunciare ritardi e negligenze; nel vigilare su Anas e sulle Istituzioni competenti; nel promuovere iniziative di educazione stradale, soprattutto rivolte ai giovani; nel pretendere sicurezza, prevenzione e responsabilità su una strada che da troppi anni miete vittime. Perché ogni vita spezzata sulla Statale 106 è una sconfitta per tutti. E noi non ci arrenderemo mai”.

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