Operata a Cosenza, uscì dal coma grazie alla voce di Del Piero

COSENZA – La storia della piccola Giada che si svegliò dallo stato di coma, ascoltando la voce del suo idolo, il campione Alex Del Pietro.

Oggi i genitori hanno voluto ringraziare Alessandro Del Pietro, e sottolineare che la loro piccola è completamente guarita grazie al “miracolo” compiuto dal grande campione. A renderlo noto è la Fondazione “Paolo di Tarso”, che già all’epoca si fece interprete della richiesta dei genitori della bambina. Giada Scalise, la piccola di 12 anni di Cerenzia (Kr), era caduta in coma al gol di Del Piero nella partita di Coppa Italia contro la Roma. Un’emorragia cerebrale l’aveva costretta immobile per settimane nel letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza. La famiglia di Giada, disperata, aveva chiesto all’ex capitano della Juventus di inviare un videomessaggio; un’ultima speranza per cercare di risvegliare la loro piccola.

E così Giada, dopo aver ascoltato la voce del suo mito, Del Piero, si è risvegliata. Un ritorno alla vita per cui dalla commozione, ha raccontato il papà Francesco, “hanno pianto anche le pietre” in quella stanza dell’ospedale di Cosenza.Dopo un periodo di ricovero alla clinica San Francesco di Mendicino, in provincia di Cosenza, la piccola ha poi rivisto il videosaluto del suo campione tutto per lei ed “oggi il papà e la mamma di Giada, in occasione del Natale 2013, un Natale difficile per molti, non vogliono far mancare all’Italia il loro grazie per essere un grande Paese che ha saputo essere presente quando essi pensavano di morire insieme alla bambina.

“I genitori di Giada raccontano la storia – è scritto nella nota della Fondazione Paolo di Tarso – di quei drammatici momenti e insieme a Giada, intendono essere oggi testimoni del progetto ‘Insieme a Francesco-Champions for Peace’ che prenderà vita a Roma nella primavera del 2014 per discutere, in ambito internazionale, di Medicina dello Sport, Etica dello Sport, diritto al Cibo Sano. Un progetto che vede unite no Profit di particolare spessore etico a sostegno della missione caritatevole di Papa Francesco”.