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Rifiuti: i consiglieri comunali di Cosenza: ‘la Regione dia risposte’
COSENZA – Una fase non è più sostenibile.
Una situazione che è sotto gli occhi di tutti: “Le strade di Cosenza inondate di cumuli di rifiuti sono la denuncia evidente della situazione che periodicamente si vive nella nostra città nonostante il buon avvio della raccolta differenziata e gli sforzi in materia da parte dell’esecutivo. Devono infatti essere chiare ai cittadini le responsabilita’ da attribuire a simili risultati, responsabilita’ che non appartengono certo all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali Massimo Bozzo, Pierluigi Caputo, Francesco Caruso, Massimo Commodaro, Lino Di Nardo, Fabio Falcone, Luca Gervasi, Claudio Nigro, Franco Perri, Roberto Sacco, Carmelo Salerno, Francesco Spadafora, Pino Spadafora e Michelangelo Spataro, che tengono a porre in evidenza le cause di quella che e’ diventata una emergenza continua a cui non bisogna abituarsi, reagendo con sdegno. “Sono ormai 21 giorni consecutivi – aggiungono i Consiglieri – che il gestore della raccolta non puo’ occuparsi della pulizia delle vie urbane in quanto la Regione Calabria, che per legge ha il compito e l’onere di individuare i siti dove andare a conferire i rifiuti, non da’ comunicazioni al riguardo. Nemmeno nel periodo scellerato del Commissariamento siamo arrivati a tanto. Non e’ piu’ ammissibile lasciare in un totale stato di abbandono i Sindaci e le Amministrazioni. Per questo motivo – concludono – sollecitiamo l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano a fornire risposte concrete. Quando, come in questo caso, si blocca l’impianto di Pianopoli, che rappresenta l’unica discarica presente sul territorio regionale, e’ necessario dare delle alternative immediate scongiurando il contesto catastrofico e a rischio igienico-sanitario a cui stiamo assistendo, purtroppo impotenti”.
Dalla Regione Puglia smentiscono: “niente rifiuti dalla Calabria”
E se i consiglieri di Cosenza chiedono l’assunzione di responsabilità da parte dell’assessore Pugliano, l’assessore pugliese Nicastro smentisce gli arrivi in Puglia dalla Calabria: “In relazione alla notizia apparsa sulla stampa pugliese e calabrese che parla di un arrivo di rifiuti urbani da Catanzaro verso la nostra regione devo smentire la circostanza. In primo luogo va chiarito che la legge prevede la chiusura del ciclo degli urbani all’interno dei confini regionali e che, eventuali conferimenti in deroga a tale norma, devono essere stabiliti con opportuni protocolli d’intesa tra le Regioni. Nel caso specifico non esistono protocolli ne’, tanto per essere chiari, sono stati avviate le procedure per sottoscriverli”. “In aggiunta e per ulteriore chiarezza e’ opportuno dire che, in questo momento storico, il nostro sistema regionale dei rifiuti urbani – prosegue Nicastro – e’ tarato per garantire il soddisfacimento del fabbisogno interno ed e’, quindi, nell’impossibilita’ di accogliere alcunche’ da qualunque parte d’Italia”.
Domani vertice a Catanzaro
L’emergenza rifiuti e’ all’ordine del giorno dell’assemblea generale convocata dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo domani, martedi’ 18 febbraio, alle 11, nella sala del Consiglio di Palazzo De Nobili. Alla riunione sono stati invitati tutti i consiglieri regionali, i Prefetti, i commissari straordinari e i primi cittadini dei Comuni capoluogo delle cinque Province calabresi, i sindaci di tutti i Comuni della provincia di Catanzaro, i coordinatori regionali dei partiti, l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano. “E’ inevitabile – ha affermato Abramo, rinnovando l’invito a partecipare – una chiara presa di posizione sulla gestione dei rifiuti da parte di tutta la classe politica calabrese se non vogliamo che la situazione, gia’ al limite, sfugga completamente di mano e faccia esplodere una vera e propria bomba ambientale che avra’ gravissime ripercussioni sui cittadini. Catanzaro e la sua provincia – ha aggiunto – non possono continuare ad essere la pattumiera della Calabria: e’ necessario che tutti i territori capiscano quanto sia importante gestire in autonomia i propri rifiuti senza gravare ulteriormente su un sistema di raccolta e smaltimento, come quello della provincia capoluogo, ormai al collasso”.



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