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Oliverio presenta la ‘sua’ nuova Giunta e promette di non dar più denaro ai partiti
L’intero esecutivo sarà composto da assessori non eletti dai calabresi, ma scelti personalmente da Oliverio.
CATANZARO – “Proporrò una legge per cancellare i finanziamenti ai gruppi regionali che dovranno essere sostenuti solo in termini di servizi, senza più un solo euro”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro e durante la quale ha presentato i componenti della nuova Giunta regionale. La Regione è stata travolta, pochi giorni fa, dall’operazione sull’utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari nella precedente legislatura, con l’arresto di un assessore in carica e l’avviso di garanzia nei confronti di assessori e consiglieri. Oliverio ha precisato che la nuova legge “sarà proposta e approvata presto”. Rispetto all’indagine, Oliverio ha puntualizzato: “Sono sicuro che i consiglieri in carica chiariranno le singole posizioni e sarà dimostrata la loro estraneità. Si tratta, pero’, di fatti gravissimi, per questo – ha concluso – occorre che si faccia luce fino in fondo e le responsabilità vengano colpite per avere trasparenza nell’utilizzazione delle risorse”. Con l’indicazione di una Giunta composta da assessori esterni all’assemblea “non si svilisce il ruolo del Consiglio regionale, l’opposto. Non lo si esalta se si esprime componenti nell’esecutivo. La valutazione che mi ha portato a questa scelta – ha aggiunto il governatore – è rivolta a questa specifica fase, chi non lo capisce o e’ ottuso o e’ in malafede. Il ruolo del Consiglio regionale sara’ centrale perche’ gli eletti potranno attivare la fase legislativa, di programmazione e di controllo”. Rispetto alle prospettive del nuovo esecutivo, il presidente ha ribadito: “Questa e’ una giunta per la legislatura, che ovviamente si verificherà sul campo”.
“Sono stati sei mesi non di stasi, ma nei quali abbiamo lavorato sodo e abbiamo avviato il lavoro su problemi importanti. Abbiamo trovato una situazione grave”. Con queste premesse il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha presentato il nuovo esecutivo nominato sei mesi dopo la sua elezione a governatore e dopo lo scandalo per l’inchiesta “Rimborsopoli” sulla precedente legislatura ma che ha travolto anche consiglieri regionali in carica. Alla presenza di diversi consiglieri regionali e del segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, Oliverio ha rilanciato i propri piani, non prima di avere ringraziato gli ex assessori Vincenzo Ciconte, Carlo Guccione e Nino De Gaetano e l’ormai ex presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo. “Oggi – ha puntualizzato Oliverio – si e’ aperta una nuova fase. Un nuovo governo regionale a cui ho inteso dare vita e che e’ espressione di esperienze femminili e di alte professionalita’ delle universita’ calabresi, senza importazioni di competenze”. Il presidente si è quindi soffermato sull’impostazione utilizzata: “La nuova giunta e’ la risultante di un rinnovamento che ho definito epocale, chi non lo capisce – ha detto – e’ fuori strada. C’e’ da affermare una netta discontinuita’ con il passato, io mi sono candidato sulla base di questo progetto e su questo ho avuto il consenso. Chi pensa che io possa deviare dai capisaldi di questo progetto – ha ammonito – per tornare alla ricerca degli accordi di bassa cucina, ha sbagliato indirizzo. Oliverio e’ qui per una sola legislatura. Su questo mi gioco la credibilita’ e la faccia”.
Il presidente ha voluto escludere, piu’ volte, un collegamento tra l’indicazione dell’attuale Giunta e l’inchiesta “Rimborsopoli”. “Sono fatti gravi che riguardano la precedente legislatura – ha sostenuto – e sono sicuro che i consiglieri in carica chiariranno le loro posizioni. L’inchiesta e’ un fatto che c’e’, ma la scelta e’ stata compiuta nel momento in cui e’ stata possibile realizzarla, vista la riforma dello Statuto”. Bocciata, rispetto a questa riforma, l’idea di chi aveva pensato ad un referendum, definito “fuori dalle cose”, Oliverio ha puntualizzato di non avere fatto “una scelta in solitudine, non solo perche’ ci sono persone per bene con me, ma perche’ con me c’e’ la Calabria. Sarei stato solo se avessi fatto finta di nulla”. Respinte anche le critiche relative ai condizionamenti da parte del Pd romano: “Non sono subalterno ai poteri centrali – ha dichiarato Oliverio – ringrazio Matteo Renzi per gli auguri di buon lavoro e il vicesegretario Guerini per il sostegno, cosi’ come ringrazio Luca Lotti, Magorno e Minniti che mi hanno incoraggiato ad andare avanti”. Tra i prossimi passaggi, in vista anche dei decreti definitivi di nomina degli assessori, Oliverio ha annunciato una riforma netta della burocrazia regionale, definita “una palude”, l’approvazione del Piano anticorruzione, un incontro con le forze sociali, quindi una iniziativa sul Mezzogiorno da promuovere con gli altri presidenti di Regione e con la presenza del Governo. A questo si aggiunge anche la volonta’ di intervenire presto sugli enti subregionali, per i quali, ha detto, “e’ necessario anche una semplificazione”.



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